A seguito dei primi casi in Italia di infezione da virus H5N1-HPAI (ad alta patogenicità) in alcuni cigni migratori, il Ministro della Salute Francesco Storace aveva emanato una ordinanza al fine di prevenire la diffusione della malattia dagli uccelli selvatici agli allevamenti di volatili domestici e ad altri volatili in cattività, nonché la contaminazione dei prodotti da loro derivati. Sulla base dell'ordinanza e successivi aggiornamenti erano state individuate le aree soggette a restrizione. L’elenco è stato modificato sulla base della evoluzione della situazione epidemiologica nazionale e ripubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Non è più zona soggetta a restrizione, protezione e sorveglianza la Regione Umbria. Nemmeno la Provincia di Perugia (Località Cerreto, Comune di Panicale). In Provincia di Lecce, oltre al Comune di Ugento, viene considerata zona soggetta a restrizione il Comune di Vernole. Nel nuovo elenco figura anche la Provincia di Foggia ( Comune di Rodi Garganico). Le prove eseguite dal Centro di referenza di Padova su campioni appartenenti a due cigni rinvenuti morti rispettivamente in localita' Lido del Sole, comune di Rodi Garganico in provincia di Foggia e in localita' Laguna di Cesine, comune di Vernole in provincia di Lecce, hanno dato esito positivo al virus dell'influenza aviaria H5Nl ad alta patogenicità.
Fra le zone figura anche il Comune di Manduria ( Taranto) dove nei giorni scorsi l'Istituto Zooprofilattico ha smentito un caso di avairia in un randagio. La ASL 2 di Lecce ha annunciato che controllerà tutti i randagi dell'oasi di Ugento, altro comune soggetto a restrizione. " I gatti- come riportato dal Corriere del Mezzogiorno- saranno narcotizzati, catturati e sottoposti ad analisi. E poi restituiti alla loro libertà".