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CCM, ESPOSIZIONE A FOCOLAI DI AVIARIA

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A seguito dei primi casi in Italia di infezione da virus H5N1 in alcuni cigni migratori il CCM ha messo a punto un documento diretto agli operatorio sanitari al fine di ridurre al minimo i rischi per l’uomo di contrarre l’influenza aviaria ad alta patogenicità (incluso il virus A/H5N1) da volatili ed animali suscettibili. Il documento “ Misure di prevenzione e protezione nei confronti degli Operatori esposti a focolai di influenza aviaria” è stato elaborato il 12 febbraio e quindi trasmesso alle Regioni e alle aziende sanitarie. Il Documento analizza i rischi per le persone che lavorano con volatili infetti, le modalità di trasmissione del virus HPA1 ed elenca i principi base di protezione: controllo dell’infezione nei volatili, riduzione al minimo delle persone esposte allontanandole da infezioni animali, uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per coloro che sono direttamente coinvolti nell’attività di abbattimento, uso corretto ma limitato di farmaci antivirali, vaccinazione con il normale vaccino contro l’influenza stagionale e stretta sorveglianza delle persone potenzialmente esposte. Il Documento rinvia al Manuale Operativo in caso di influenza aviaria dell’IZS delle Venezie, alle Linee Guida di sorveglianza epidemiologica e strategia di intervento per il controllo e l’eradicazione dell’influenza aviare in Italia e alla Direttiva 92/40/CEE recepita dal Dlgs 656/1999.