E' un vero e proprio appello agli organi di stampa quello lanciato stamane dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) affinchè si abbassino i toni dell'informazione sull'influenza aviaria e si restituiscano al fenomeno le giuste proporzioni. " Nessuno nega che ci si trovi di fronte a fenomeni nuovi- dichiara il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti- ma non si è mai vista tanta enfasi e tanto sensazionalismo su un problema squisitamente veterinario e a tutt'oggi confinato alla sanità animale. E' evidente che in qualche caso si sta giocando a "vedere l'effetto che fa". Non possiamo più continuare a leggere notizie deliranti sull'influenza aviare. Ne va dei comportamenti individuali dei cittadini di ogni età, della solidità di un settore produttivo di cui dovremmo essere orgogliosi e degli sforzi che la nostra Professione porta avanti da anni per stabilire un rapporto corretto con gli animali. Compromesso tutto questo- conclude Scotti- non possiamo più tacere". Dopo aver letto che la situazione non è sotto controllo,che anche i gatti correrebbero il rischio di contrarre l'aviaria per via alimentare, che i proprietari sono tentati di liberare gli uccelli da gabbia e da voliera, per il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti "siamo al delirio: è doveroso intervenire e chiedere di non strumentalizzare l'aviaria per scopi diversi dall'informazione responsabile". All'appello si accompagnano tre comunicati tesi a: ribadire la validità delle misure di prevenzione poste in essere dopo il ritrovamento sul territorio nazionale di cigni migratori con H5N1, smentire notizie in libertà sul contagio negli animali da compagnia e invitare a non demonizzare tutti i volatili.