No alla psicosi da influenza aviaria e no agli abbattimenti indiscriminati di animali: questi il messaggio lanciato oggi dagli ambientalisti nella riunione sull influenza aviaria. Secondo Animalisti Italiani, Enpa, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf, che hanno diffuso una nota comune, ''gli uccelli migratori sono le prime vittime incolpevoli dell'H5N1 e invitiamo amministratori locali e cittadini ad affrontare con attenzione ma anche con serenita' e senza allarmismi la questione''. Al governo, gli ambientalisti richiedono di andare oltre la pura gestione dell'emergenza e avviare quelle politiche che favoriscano la tutela degli animali, gli equilibri della natura e il benessere delle societa umane . La ricetta proposta per affrontare 'l'emergenza animali selvatici e la seguente: Evitare l'effetto psicosi, favorendo un'informazione corretta e ricordando, ad esempio, che ad oggi nessun caso di trasmissione diretta da uccelli selvatici a uomo si e' verificato nel mondo; no agli abbattimenti indiscriminati di animali, che non rappresenta una soluzione al problema ma che rischia addirittura di favorire la dispersione del virus; estendere il piano di monitoraggio attivo con il pieno coinvolgimento delle strutture operanti sul territorio, in primis il Corpo Forestale dello Stato; valorizzare adeguatamente, anche con il dovuto sostegno economico, la rete dei Centri di Recupero della fauna selvatica, che rappresentano il primo contatto con gli uccelli e gli animali selvatici; promuovere un impegno serio e concreto per una riforma degli allevamenti intensivi di animali domestici orientata a garantire la biosicurezza e il benessere degli animali; promuovere una politica internazionale che spinga alla modifica dei sistemi di allevamento in tutto il mondo a cominciare dai Paesi del Sud-Est asiatico dove il problema dell'H5N1 e' originariamente esploso'. L unica certezza riguardo ai fondi ha commentato Antonino Morabito di Legambiente sembra essere il rimborso da parte della Ue del 50% delle spese di analisi sui campioni portati presso l Isituto Zooprofilattico delle Venezie. In realta serve un impegno economico piu serio e a lunga scadenza . (ANSA).