• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 32055
cerca ... cerca ...

RIFIUTI, PUBBLICATA LA COMUNITARIA 2005

Immagine
La Legge Comunitaria 2005 ( LEGGE 25 gennaio 2006, n.29 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunita' europee. Legge comunitaria 2005) è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. All’articolo 11 vengono definiti gli adempimenti in materia di rifiuti pericolosi: 1.I produttori di rifiuti pericolosi che non sono inquadrati in un'organizzazione di ente o di impresa adempiono all'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni, attraverso la conservazione, in ordine cronologico, delle copie del formulario proprie del detentore, di cui all'articolo 15 del citato decreto legislativo n. 22 del 1997. 2. I soggetti di cui al comma 1 non sono tenuti alla comunicazione annuale al Catasto, di cui all'articolo 11, comma 3, del citato decreto legislativo n. 22 del 1997, e successive modificazioni. 3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano ai rifiuti urbani. . La Legge Comunitaria 2005, consente di adempiere all’obbligo previsto dalla normativa europea sui rifiuti pericolosi, tenendo conto che dai formulari di identificazione sono desumibili tutti i dati richiesti, e sana il contenzioso fra il Ministero dell’Ambiente e la Corte di Giustizia Europea, a causa del quale si era messo in dubbio che gli adempimenti in atto fossero sufficienti. La Comunitaria 2005 - spiega Giorgio Neri, consulente ANMVI per la normativa sui rifiuti sanitari- adempie alle indicazioni della normativa europea disponendo che tutti i produttori di rifiuti speciali pericolosi tengano un registro di carico e scarico. Tale registro, nel caso di produttori che non si configurano nè come enti nè come imprese, è surrogato dalla conservazione dei formulari di identificazione dei rifiuti in ordine cronologico per il periodo di cinque anni” I veterinari libero professionisti possono quindi tranquillizzarsi circa gli adempimenti dovuti: “la metodica fino ad ora attuata è e continuerà ad essere a norma di legge”. E per quanto riguarda il MUD, chiarisce Neri “ è confermato che solo gli enti e le imprese debbano presentarlo”.