Il nuovo Regolamento sulla Pubblicità Sanitaria “è stato approvato dalla maggioranza degli Ordini che hanno risposto”. Lo comunica una circolare inviata agli Ordini provinciali il 23 dicembre 2005. Il testo è stato quindi trasmesso al Ministero della Salute e diverrà operativo solo con il via libera del competente Dipartimento della Qualità Direzione Generale delle Risorse Umane.
Le nuove regole per pubblicizzare l’attività professionale sono state adeguate dal Comitato Centrale della Federazione all’ Accordo Stato-Regioni sui requisiti minimi delle Strutture Veterinarie, alle intercorse disposizioni normative e agli “emendamenti ed integrazioni emersi in sede di dibattito con i rappresentanti degli Ordini Provinciali”. Quanto alle autorizzazioni, “sono da considerare trasferite ai Comuni le funzioni amministrative concernenti la pubblicità sanitaria e non più alle Regioni”. Tuttavia, alcune Regioni non si sono ancora adeguate e non hanno emanato la legge regionale che individua quali funzioni amministrative conferite alle Regioni dal decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112 sono mantenute in capo alle Regioni e quali sono trasferite o delegate agli enti locali.
Malgrado alcune novità contenute nel nuovo Regolamento, rese possibili dal vigente assetto normativo, la possibilità per il professionista veterinario di farsi conoscere al pubblico è ancora molto vincolata e presenta vistosi anacronismi. “La Federazione si è mossa all’interno di una cornice legislativa vincolante che non è più adeguata e che richiede un nuovo intervento del Legislatore- ha commentato Carlo Scotti, Presidente dell’ANMVI- e come Associazione riteniamo necessario sollecitare il Governo e il Parlamento, affinchè la nostra professione e l’utenza stessa possano avvantaggiarsi di mezzi di comunicazione che non si possono più ignorare. Non adeguarsi è controproducente ed omissivo, equivale a far finta che nel frattempo non ci siano abusi ed inevitabili fughe in avanti. Mi riferisco naturalmente all’uso di Internet. Il pubblico non vuole solo sapere dove siamo, vuole anche sapere cosa facciamo e come lo facciamo. L’ANMVI, coerentemente con il proprio Manifesto programmatico e quello per le elezioni ordinistiche, sta valutando soluzioni in grado di permettere alla Categoria maggiore comunicatività e all’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani strumenti informativi idonei a superare l’imbarazzante afasia a cui è costretta nei confronti del pubblico, i cui contatti e le cui richieste sono in costante crescita”.
La circolare della Federazione è costretta a ribadire che “al momento, le norme sulla pubblicità sanitaria non comprendono Internet tra gli strumenti messi a disposizione del sanitario per pubblicizzare la propria attività”. La FNOVI ha comunque elaborato una possibile conciliazione permettendo una home-page con le sole informazioni ammesse dalla Legge per gli altri strumenti di informazione, e cioè la denominazione della struttura, il nome del direttore sanitario, l’ubicazione e gli orari, con l’eventuale previsione di pagine interne, accessibili esclusivamente con password concessa a chi è già cliente, dove descrivere la carta dei servizi offerti dalla struttura, il tutto con la preventiva ed obbligatoria approvazione dell’Ordine.
Il Ministero della Salute è da tempo impegnato alla stesura di un decreto ministeriale che includerà Internet tra gli strumenti pubblicitari a disposizione del sanitario regolamentandone l’uso, ma in attesa di ciò quella della FNOVI è “una semplice proposta: applicarla oggi è una esclusiva responsabilità dell’Ordine che dovrebbe anche essere in grado di esercitare un controllo rigido sull’attendibilità delle informazioni così divulgate”.