In merito a quanto deliberato dal Consiglio Superiore di Sanità, il Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento per le Medicine Non Convenzionali a cui aderiscono le maggiori sigle veterinarie del settore, lamenta il fatto che “ancora una volta, come già avvenuto nel 1990, il Consiglio Superiore di Sanità esprima un parere senza aver consultato in nessuna occasione gli esperti del settore”. In un comunicato stampa a firma del coordinatore Paolo Roberti, il Comitato “ esprime la speranza che il Ministro Storace, che in passato si è sempre dichiarato in favore della libertà di scelta terapeutica sancita dall'Art. 32 della Costituzione, non voglia tenere conto del parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità”. L’auspicio è che venga rapidamente recepita la Direttiva 2001/83/CE, per garantire la libera circolazione dei medicinali omeopatici nel nostro paese, cosi come avviene in tutti i paesi d'Europa.
Il Comitato ribadisce che “ per quanto sistematicamente ignorate, le prove di efficacia della terapia omeopatica esistono, sono pubblicate su riviste mediche internazionali riconosciute e sono sempre in numero crescente. A tempo debito verranno forniti, come richiesto, i dossier relativi all'uso dei medicinali omeopatici, l'effetto clinico prodotto e, a differenza dei farmaci convenzionali, la dimostrata assenza di reazioni avverse degne di rilievo”. Nel comunicato si ricorda infine che “meno del 30% delle terapie utilizzate abitualmente dalla medicina ufficiale si basa su prove di efficacia e nessuno per questo minaccia di metterle fuori dal commercio”.