Il Comitato scientifico dell’Efsa sugli additivi alimentari, sostanze aromatizzanti e materiali che vengono a contatto con il cibo (AFC) ha adottato una posizione sui possibili rischi per la salute correlati al ITX. A conferma del primo comunicato, il Comitato AFC ha stabilito che l’ITX non è genotossico. Efsa riporta che la sua presenza negli alimenti, anche se indesiderabile, ai livelli riscontrati non comporta rischi. A seguito dei precedenti comunicati sulla presenza di ITX negli alimenti confezionati in cartoni, la Commissione Europea ha richiesto all’Efsa di dare un parere sull’eventuale rischio associato a questa sostanza entro aprile 2006. Visto il grande coinvolgimento dell’opinione pubblica, già dal 7 dicembre l’Efsa ha adottato un parere, in anticipo rispetto ai tempi programmati. Il lavoro del Comitato è focalizzato sulla valutazione della possibile esposizione a questa sostanza così come al suo potenziale genotossico.
Nell’effettuare questa valutazione, il Comitato ha fatto riferimento in primo luogo ai dati disponibili sui livelli di ITX riscontrati negli alimenti conservati in cartoni stampati con inchiostro contenente questa sostanza.
Gli alimenti analizzati in questi studi comprendono 4 tipi di prodotti derivati dal latte, che includono le formule per l’infanzia, bevande di latte e soia così come succhi di frutta e polpa di frutta e altri. Sembra che la composizione stessa dell’alimento influenzi il livello di ITX riscontrato. Secondo quanto riportato, i livelli di ITX sono più elevati negli alimenti contenenti più grassi rispetto a quelli meno ricchi di tali sostanze. I livelli più elevati sono stati trovati nei prodotti a base di latte seguiti dai prodotti più concentrati come succhi d’arancia e di pomodoro (dovuto a presenza di polpa). ITX non è stato riscontrato nei succhi di frutta diluiti come il succo di mela e nemmeno nell’acqua minerale. Anche le dimensioni della confezione possono essere considerate un fattore importante in quanto i livelli di ITX nei piccoli cartoni risultano normalmente più elevati rispetto a quelli di maggiori dimensioni.
Il Comitato ha posto una speciale attenzione alla esposizione di neonati e prima infanzia. Infatti i bambini che non vengono allattati esclusivamente al seno possono essere nutriti con queste formule di pronto impiego confezionati in cartoni. Un numero elevato di bevande consumate dai bambini si trovano confezionate in cartoni, in particolare i prodotti a base di latte ed i succhi di frutta in piccole confezioni. La potenziale esposizione dovuta alla dieta nei bambini potrebbe essere più elevata rispetto agli adulti.
A seguito di studi già disponibili sulla genotossicità, che confermano l’assenza di genotossicità negli animali, il Comitato conclude che i risultati emersi non indicano per l’ITX un potenziale genotossico.
L’Efsa dichiara che i livelli riscontrati di ITX non danno adito a timori per la salute. Non sono tuttavia ancora disponibili dati su altri aspetti.
Se dovesse continuare la contaminazione degli alimenti, il Comitato potrebbe dare avvio ad ulteriori studi qualora necessario.
In seguito alla richiesta della Commissione Europea, l’Efsa si è espressa in maniera analoga anche su un’altra sostanza utilizzata nella stampa, l’ethylhexyldimetithylaminobenzoato (EHDAB). Questa sostanza è stata riscontrata in prodotti liquidi confezionati in cartoni quali il latte, ma a livelli più bassi.
Il Comitato ritiene che il riscontro di EHDAB negli alimenti non avrebbe rilevanza per la salute. (Traduzione non ufficiale, a cura del Ministero della Salute).