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AVIARIA, L’EUROPA AGGIORNA LE NORME

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La relazione di Neil PARISH (PPE/DE, UK), votata nella Plenaria del 1°dicembre, mira ad aggiornare le attuali misure comunitarie in materia di influenza aviaria, al fine di migliorare la prevenzione e il controllo dei focolai e ridurre i rischi per la salute, i costi, le perdite e le conseguenze negative per la società nel suo complesso ascrivibili a tale malattia. I sistemi di allarme sono i primi a dover essere migliorati: le autorità competenti devono immediatamente informare di qualsiasi manifestazione del virus, anche se si ritiene che sia scarsamente patogeno. A questo proposito, il Parlamento sostiene l'idea della Commissione di prevedere misure equivalenti sia per il virus altamente patogeno, che per quello a bassa patogenicità. Il pollame e gli altri uccelli non potranno essere spostati, finchè non sarà appurato il rischio di propagazione della malattia. Per evitare interventi che potrebbero contribuire alla diffusione del virus e per restituire fiducia ai consumatori, il Parlamento ha adottato una serie di emendamenti - proposti dal relatore a nome del PPE/DE - che tendono a limitare l'invio al macello del pollame e dei volatili infetti, dando priorità all'abbattimento nell'azienda stessa e alla successiva eliminazione delle carcasse. Lo stesso vale per le uova da cova e da tavola che, contrariamente alla proposta, dovrebbero essere distrutte invece di essere spedite all'imballaggio o al trattamento. Tuttavia, le autorità possono decidere di trasportare gli animali in un macello designato, «purché siano applicate misure di biosicurezza». Queste ultime sono definite da un emendamento come le misure «finalizzate a ridurre il rischio di dispersione degli agenti infettivi».Armando Dionisi, capodelegazione Udc al Parlamento europeo, esprimendo 'soddisfazione per il voto,sottolinea Dionisi in una nota - abbiamo riscontrato che i sistemi di allarme devono essere migliorati, in modo che al primo segnale, anche scarsamente patogeno, le autorita' competenti vengano immediatamente allertate e possano prendere provvedimenti, come il ritiro dal mercato o l'abbattimento del bestiame''. Inoltre, ha aggiunto, ''prevediamo il rafforzamento delle misure in caso di contaminazione nei paesi limitrofi all'Ue, in modo da poter vietare immediatamente le importazioni''. A tutti gli stati membri chiediamo - ha ancora sottolineato l'europarlamentare - di prevedere stock di vaccini, i cui costi dovranno essere interamente coperti dall'Ue. Anche le spese veterinarie - abbattimento e macellazione degli animali infetti - dovranno essere co-finanziate al 50% dall'Unione''. Al Consiglio dei ministri Ue infine - ha concluso Dionisi - chiediamo di fare altrettanto, per chiudere il dossier il prima possibile''.