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UE: PIU’ SORVEGLIANZA SUI SUINI ITALIANI

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L’Italia deve garantire misure di sorveglianza nelle regioni non riconosciute indenni dalla malattia vescicolare dei suini attivando specifiche procedure di campionamento e di controllo. La Commissione Europea ha emesso la Decisione di 8/11/2005 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L-239, concernente determinate misure sanitarie di protezione contro la malattia vescicolare dei suini in Italia, individuando le regioni italiane indenni da tale malattia e disponendo specifiche misure di controllo trasporto e certificazione per le spedizioni dei suini vivi dal territorio italiano agli altri stati membri. .La gran parte delle regioni italiane, ad eccezione di Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia, sono state riconosciute indenni dalla malattia vescicolare dei suini a seguito dell’esito favorevole di campionamenti ed esami effettuati ripetutamente in tutte le aziende suinicole nell’ambito dei programmi annuali di eradicazione e di sorveglianza. L’obiettivo delle misure stabilite nei programmi annuali di eradicazione e di sorveglianza della malattia vescicolare dei suini è di riconoscere le aziende indenni dalla malattia vescicolare dei suini e di garantire che tutte le regioni italiane conseguano tale qualifica. Tuttavia, la Commissione Europea ritiene che, “considerata la natura della malattia e la sua persistenza in alcune regioni d’Italia, occorre mantenere la sorveglianza nelle regioni riconosciute indenni dalla malattia vescicolare dei suini al fine di individuare la malattia a uno stadio precoce. Anche la situazione sanitaria delle regioni che non sono riconosciute indenni dalla malattia vescicolare dei suini può mettere in pericolo le aziende delle altre regioni italiane in seguito agli scambi di suini vivi. Non è pertanto opportuno trasportare suini dalle regioni non riconosciute indenni dalla malattia vescicolare dei suini in altre regioni italiane, tranne qualora provengano da aziende che soddisfano determinate condizioni. I suini provenienti dalle regioni non riconosciute indenni dalla malattia vescicolare dei suini non dovrebbero essere spediti in altri Stati membri”.