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I COADIUTORI MANIFESTANO A ROMA

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Per tener desta l’attenzione della politica e della stampa, i medici veterinari coadiutori del ministero della salute (il 70% dei veterinari che prestano servizio alle frontiere), insieme ai colleghi chimici e farmacisti (una trentina in tutto), manifestano questa mattina sul Lungo Tevere Ripa, davanti alla sede del Ministero della Salute. Alte le adesioni previste. Nella maggior parte degli uffici dove sono impiegati (PIF e UVAC) il rapporto è di 3 precari e 1 lavoratore di ruolo. A gennaio di quest’anno il ministero ha convertito i contratti di collaborazione coordinata e continuativa dei medici cosiddetti “giubilari” in contratti di lavoro subordinato a tempo determinato per tre anni. L’impegno era di trasformare anceh il contratto dei coadiutori entro l’anno. Da 15 anni, invece, il rapporto di lavoro è regolato sulla base di fondi stanziati dai piani comunitari di emergenza epidemiologica ( meglio noti come fondi BSE). Dopo l’astensione spontanea dal lavoro del 21 ottobre, oggi i coadiutori terranno un presidio davanti al Ministero in camici e guanti da lavoro. L’ultimo impegno assunto dal Governo è quello dichiarato dal Sottosegretario alla Salute Cesare Cursi alla Camera: “Per quanto riguarda i collaboratori veterinari, chimici e farmacisti attualmente impegnati nei posti di ispezione frontaliera (PIF), negli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC), nonché presso il Ministero della salute, assicuro- ha detto Cursi il 27 ottobre- che il ministro Storace intende stabilizzare la loro posizione, trasformando gli attuali contratti co.co.co. in contratti a tempo determinato di durata triennale, e annuncia che a tal fine il Governo darà priorità ad un apposito emendamento che sarà presentato al disegno di legge finanziaria”. Nelle ultime settimane i coadiutori hanno conquistato una maggiore visibilità sia dentro la Categoria che presso l’opinione pubblica, adeguatamente sensibilizzata attraverso numerosi passaggi sulla stampa nazionale, da Repubblica a La Stampa. A questo ci aggiunge la loro determinazione: i coadiutori sono in piazza per tener vive le promesse del Palazzo.