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DEVOLUTION, SANITA’ E PROFESSIONI

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L'Aula della Camera ha approvato la devolution. Ma perchè il Ddl costituzionale diventi legge servirà anche il referendum confermativo, dopo l’ultimo sì del Senato, così come previsto in caso di modifica della Costituzione con una maggioranza inferiore ai due terzi. Saranno le Regioni a “dettar legge” in alcune materie, fra cui assistenza e organizzazione sanitaria. Ma rispetto all’impianto originale del Ddl tornano, invece, a essere di competenza dello Stato le norme generali della tutela della salute e le professioni intellettuali.La nuova Costituzione entrera' in vigore in tempi diversi. Devolution, interesse nazionale e clausola di supremazia saranno effettivi subito con l'entrata in vigore della riforma, mentre per il resto dipendera' da quando si terra' il referendum confermativo. Se si terra' dopo le elezioni politiche del 2006, come sembra probabile, la riforma entrera' in vigore nel 2011 e il Senato federale sara' effettivo solo dal 2016. I medici italiani intanto "confermano la loro profonda preoccupazione e contrarietà nei confronti del Ddl sulla devoluzione ". Lo sottolinea il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, Serafino Zucchelli che invita a votare no al referendum. Bisogna impedire, ha detto Zucchelli " l'applicazione di questa riforma e non permettere che venga distrutto un sistema di tutela della salute che, seppur migliorabile, è stato giudicato tra i migliori del mondo dall'Oms. Il federalismo introdotto nella precedente legislatura, se non regolamentato e applicato secondo principi di solidarietà ed equità, potesse accrescere, anziché ridurre, le storiche e gravi differenze e discriminazioni nelle garanzie del diritto della salute, già oggi presenti tra le diverse realtà del Paese''. La nuova modifica costituzionale, e' la preoccupazione, ''darà luogo alla definitiva distruzione dell'unitarietà del Ssn, lasciando spazio a 21 sistemi sanitari diversi, senza alcuna garanzia per i cittadini delle diverse regioni di uniformità e uguaglianza nel diritto alla salute''.