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COMITATO BIOETICA RICONOSCE PET THERAPY

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Pieno riconoscimento del ruolo della Pet-therapy, ovvero la terapia che si avvale del supporto degli animali domestici utilizzata soprattutto per pazienti con patologie psichiatriche e senili. E' questo l'orientamento del Comitato nazionale di bioetica (Cnb) che, nella prossima seduta plenaria del 21 ottobre, discutera' un documento su questo tema. Il parere potrebbe essere approvato nella stessa seduta di venerdi' e segna, se l'orientamento verra' confermato come sembra, un invito all''apertura' verso questa pratica terapeutica. La Pet-Threapy, ha affermato il presidente del Cnb Francesco D'Agostino, ''e' ritenuta da molti esperti un valido intervento terapeutico per molte tipologie di pazienti: dai bambini con problemi di tipo psichico, e' il caso dell'ippoterapia, agli anziani con problemi senili''. L'auspicio del Comitato, ha proseguito D'Agostino, e' dunque che il Servizio sanitario nazionale ''si apra maggiormente verso questa pratica, anche prevedendo programmi di formazione per gli operatori''. La Pet-Therapy, ha precisato D'Agostino, ''ha cioe' spesso effetti benefici sui pazienti, come affermato da vari studiosi, e non ha effetti negativi o di sovrapposizione rispetto alle terapie farmacologiche. Credo - ha commentato - che questa pratica terapeutica, sempre fatti salvi naturalmente il benessere e la tutela della salute degli animali impiegati, dovrebbe essere maggiormente diffusa, conosciuta e sostenuta anche dalle istituzioni sanitarie''. Orientata verso il 'si'' al documento anche il vicepresidente del Cnb Cinzia Caporale, che pero' mantiene alcune riserve e preoccupazioni ''sia intermini di garanzia del benessere degli animali, sia in relazione al rischio che tali terapie, pur utili e benefiche, possano essere sopravvalutate non avendo ancora, pero', ad oggi - ha concluso la bioeticista - riscontri sulla base del metodo scientifico''. (ANSA).