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DL AVIARIA, CRITICHE DALL’OPPOSIZIONE

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L'opposizione ha annunciato oggi che verranno chieste alcune modifiche al ddl per la prevenzione dell'influenza aviaria attualmente in discussione al Senato. In particolare nel corso della seduta della commissione Sanita', dove il provvedimento e' all'esame, e' stato attaccato la concentrazione di risorse al nuovo Centro per la lotta contro le malattie animali. ''Non siamo soddisfatti, - ha detto il diessino Giuseppe Mascioni a margine della seduta - riteniamo che si debba tener conto di quanto emerso dalle audizioni e in particolare chiediamo che non ci sia una concentrazione pletorica di risorse al Centro''. Secondo Mascioni ''e' necessario un potenziamento della rete territoriale soprattutto negli istituti zooprofilattici. Non vogliamo nuovi carrozzoni, - ha aggiunto - ma il consolidamento e il mantenimento dell'integrita' della rete zooprofilattica. Presenteremo emendamenti in linea con questo''. Il termine per presentare emendamenti è scaduto oggi alle 12.Il senatore Mascioni (DS-U), ieri ha rilevato “ l'inopportunità di qualsiasi programmazione suscettibile di comprimere eccessivamente i tempi necessari allo svolgimento di un dibattito sufficientemente approfondito sui documenti di bilancio”. Il senatore Di Girolamo(DS-U) si è soffermato “ criticamente sulla tendenza, che informa il decreto-legge in esame, alla creazione di specifiche strutture dedicate a particolari problematiche ed all'ampliamento di quelle già esistenti, anziché ricorrere ad un approccio diverso, consistente nella razionalizzazione e nella valorizzazione delle risorse già disponibili”. Di Girolamo ha indicato specificamente “quale espressione di detta tendenza la scelta di istituire il Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti e del Centro nazionale di lotta e di emergenza contro le malattie animali”. Per quanto riguarda la copertura finanziaria Di Girolamo ha giudicato inopportuna l'opzione di prevedere una sottrazione di risorse a danno degli enti locali e ha pertanto preannunciato emendamenti volti alla previsione di fonti di copertura alternative.