Con l'obiettivo di puntare sulla prevenzione più' che sul controllo verranno proposte alcune modifiche al decreto legge per la prevenzione dell'influenza aviaria al momento all'esame del Senato per la conversione in legge. E' questo l'orientamento della commissione Sanita' di palazzo Madama dopo le audizioni sull'argomento che si sono tenute questa mattina. Sono stati ascoltati rappresentanti degli istituti zooprofilattici, la dottoressa Stefania Salmaso e il dottor Agostino Macri' dell'Istituto superiore di sanita', il dottor Romano Marabelli direttore generale della Sanita' veterinaria del ministero della salute, la dottoressa Caterina Gualano dell'Aifa, Agenzia italiana del Farmaco e il dottor Aldo Grasselli del sindacato italiano veterinari medicina pubblica. ''Il decreto e' stato apprezzato - ha commentato il presidente della commissione Antonio Tomassini (Fi) - sono state chieste tuttavia alcune possibili variazioni per quanto riguarda l'incremento del finanziamento in favore degli istituti zooprofilattici sperimentali, che sono i presidi periferici, e la diversificazione delle persone da assumere destinando di piu' alla prevenzione che non al controllo''. Il presidente ha poi aggiunto che e' stata ''lodata la possibilita' di centralizzare un'attivita' molto importante, come quello dell'emergenza per le malattie animali, che al momento non avendo al ministero un dipartimento specifico era un po' sparpagliata nelle varie competenze''. '' Le audizioni sono state interessanti - ha aggiunto il relatore del testo, Valerio Carrara (Fi) - sono state prospettate nuove proposte che penso di prendere in considerazione. Nel decreto infatti e' previsto un potenziamento delle unita' di controllo che sono di molto superiori al potenziamento delle unita' di prevenzione e di vigilanza. In sostanza sono stati inseriti piu' carabinieri rispetto ai veterinari. La mia intenzione e' quella di produrre un emendamento per invertire il numero''. Tra le modifiche che il relatore intende chiedere al Governo la richiesta di non togliere ''risorse gia' assegnate per la Bse ma che vengano destinati nuovi fondi''. (ANSA).