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SARDEGNA, COLDIRETTI: NO VACCINO BTV

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Bocciano la campagna vaccino contro la Blue tongue 2005, sia nei tempi che nei modi, la Coldiretti e gli allevatori bovini galluresi. L'associazione di categoria gallurese e i rappresentanti di Sassari, Nuoro e Olbia, hanno organizzato un sit davanti alla sede della Asl n° 2 in Via Nanni. Alla azienda sanitaria, cosi' come all'assessore alla Sanita', ma soprattutto ai Ministeri competenti, quello alle Politiche agricole e della Salute, Coldiretti chiede lo sblocco della movimentazione dei capi bovini e che i vaccini contro la Blue tongue, indispensabili per poter esportare la carni, vengano svincolati dai 4 mesi previsti per legge (da gennaio ad aprile), limite che penalizza la produzione locale. ''La campagna vaccinazione del 2005 e' stata gestita male - dice il direttore della federazione di Nuoro Gianni Vacca -, con vaccini somministrati solo in un certo periodo, quando invece i vitelli nascono e si riproducono anche dopo, e altri con scadenze mensili che sono andati sprecati''. Da qui, il blocco della movimentazione delle carni bovine, che interessa la Gallura come il nuorese e il sassarese e gli ex territori oggi appartenenti alla nuova provincia. ''La situazione e' allarmante - ha spiegato il presidente della Coldiretti olbiese Franco Sanna -. Le aziende che hanno sempre allevato un prodotto di qualita', con un corredo genetico tra i migliori in Italia, rischiano il fallimento. Senza il vaccino sta avvenendo il blocco delle esportazioni e la svendita delle stesse, con grave danno per l'economia isolana''. E per il 'made in Sardegna' che perde di prestigio e credibilita': nell'ultima fiera della zootecnia italiana, a borgo San Lorenzo, le carni bovine sarde mancavano''. ''Stanno facendo di tutto per non farci lavorare - ha sottolineato Angelo Corsetti, direttore della Coldiretti di Sassari - la crisi e' evidente e per superarla occorrono almeno 2 milioni di dosi l'anno in Sardegna. Il Ministero ci ha risposto che la ditta farmaceutica non ne invia piu' in questi mesi e che quelli che hanno servono per le emergenze. Ci chiediamo a questo punto se non si voglia speculare sulla nostra pelle per favorire certe lobby. La tutela del consumatore qui c'entra ben poco''. Infine, una richiesta estrema, fatta al Governo: allontanare dalla sua carica, Vincenzo Caporale, direttore dell'Istituto zooprofilattico di Teramo, che ha stabilito il piano di vaccinazioni, in quanto ''primo responsabile di una situazione oramai degenerata''. (ANSA).