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AVIARIA, CURSI RISPONDE IN PARLAMENTO

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Nella comunità scientifica internazionale cresce l'allarme per il rischio di diffusione dell'influenza aviaria. Il più serio motivo di preoccupazione sarebbe rappresentato dalla possibilità di diffusione interumana del virus H5N1, di cui si conosce un solo caso:una bambina thailandese avrebbe contagiato la madre, che non era stata esposta al contatto con animali infetti. Con queste premesse l’On Onnis ha chiesto al MInistero della Salute se sia stato finora elaborato, o si ritenga opportuno predisporre, un «piano di emergenza» specifico, per contrastare un'eventuale pandemia indotta dal contagio dell'influenza aviaria. All’interrogazione del deputato Francesco Onnis (AN) ha risposto il Sottosegretario Cursi precisando che “la diagnosi di infezione da virus aviario della bambina non è stata confermata né virologicamente né sierologicamente, anche se il quadro clinico e le circostanze epidemiologiche lasciano pochi dubbi sull'eziologia della malattia”. Il l ministero della salute – ha proseguito Cursi- ha predisposto una ricognizione delle risorse e delle capacità di risposta del Sistema di sanità di frontiera, rapidamente attivabile in caso di necessità; sono state fornite specifiche raccomandazioni ai medici di medicina generale, il cui ruolo resta determinante nel contenimento dell'influenza stagionale, come anche nell'individuazione precoce dei casi iniziali di una possibile pandemia influenzale, tra le quali: aggiornarsi periodicamente attraverso la ASL, la Regione e l'apposito sito del CCM sulla frequenza di sindromi influenzali e isolati virologici nel paese; aggiornarsi sul management clinico del paziente con sindrome influenzale, secondo le linee guida del piano nazionale linee guida dell'ISS; selezionare con attenzione i casi clinici di influenza, ai fini del ricovero, evitando l'improprio ricorso al ricovero ospedaliero; offrire una corretta informazione ai propri assistiti, rassicurandoli sulla potenzialità delle risposte ad una possibile pandemia; aggiornarsi sulle procedure di isolamento dei casi e sulle procedure per circoscrivere la trasmissione locale (ad esempio «vaccinazione ad anello»), in contatto con le istituzioni indicate; informarsi circa le prescrizioni d'uso dei farmaci antivirali specifici per l'influenza; identificare la rete assistenziale di pertinenza, l'ospedale di isolamento e il laboratorio in servizio, per l'eventuale invio di materiale biologico; aggiornarsi sulle azioni opportune in caso di attivazione di piano pandemico (reperibile sul sito internet del ministero della salute), inclusa la disponibilità a dotarsi di dispositivi di protezione individuale. Inoltre, ha chiarito Cursi, è stato approvato un piano per l'acquisto di farmaci antivirali (inibitori della neuroaminidasi) per la profilassi dei contatti e del personale sanitario ad alto rischio, nelle prime fasi di una eventuale pandemia; è in via di definizione il piano di approvvigionamento di vaccini pandemici utili per la protezione della popolazione nella fase di pandemia. La task force, in collaborazione con le Regioni e tutte le istituzioni coinvolte, sta procedendo rapidamente a completare l'aggiornamento del piano di emergenza specifico per fronteggiare una eventuale pandemia. Tutte le iniziative e le misure sopra descritte- ha concluso Cursi- seguono le linee guida delle organizzazioni mondiali di riferimento (OMS, CDC, EU), in un contesto di coordinamento europeo ed internazionale, il solo che può assicurare una rapida, coordinata ed efficiente risposta in caso di pandemia.