“Il nostro Paese ha firmato la Convenzione di Strasburgo sulla protezione degli animali ma non ha ancora provveduto alla sua ratifica” . L’On Luana Zanella (Verdi) parte da questa premessa per annunciare una proposta di legge che vieta “alcuni” interventi estetici sugli animali da compagnia e che intende allineare il nostro Paese al dettato della citata Convenzione. Non solo: “Non sussiste oggi – osserva la parlamentare- la necessita` di sottoporre l’animale a un intervento chirurgico a puri fini estetici. Il taglio delle orecchie, peraltro, resta un intervento chirurgico con tutti i rischi connessi”. Pertanto la proposta di legge vieta all’articolo 1il taglio delle orecchie e della coda ai cani randagi, liberi e di proprieta` , fatti salvi straordinari interventi medico-veterinari, non di natura estetica, resi necessari da gravi condizioni di salute degli animali. Nel rispetto della Convenzione di Strasburgo sono altresý` vietati gli interventi di onisectomia nei gatti, fatti salvi straordinari interventi medico-veterinari, non di natura estetica, resi necessari da gravi condizioni di salute degli animali, che devono essere attestate per iscritto dal veterinario libero professionista o dei servizi sanitari pubblici ( art.2)
I veterinari (art.3) che violano le disposizioni dell’articolo 1 sono sospesi dalle loro funzioni per almeno trenta giorni se dipendenti da servizi sanitari pubblici e con la revoca della licenza per almeno trenta giorni se liberi professionisti.
Infine, i proprietari di animali da compagnia e i veterinari devono essere in grado di dimostrare, esibendo la relativa documentazione e i referti veterinari, che le amputazioni delle orecchie o della coda dei medesimi animali e gli eventuali interventi di onisectomia sono stati effettuati in data anteriore a quella di entrata in vigore della legge.