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ABUSO DI FARMACI NEGLI ALLEVAMENTI

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L’On Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi) ha presentato ieri alla Camera una interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministero della Salute chiedendo “quali attività il Ministero pone in essere per contrastare l'abuso di farmaci negli allevamenti”. Richiamandosi a quanto trasmesso da Report in prima serata l'8 maggio 2005 circa “la possibilità di evidenziare l'utilizzo improprio di farmaci, in particolare cortisonici, negli allevamenti, mediante una serie di esami su cosiddetti «organi bersaglio», che risultano alterati da eventuali abusi di somministrazione”, l’On Alfonso Pecoraro Scanio osserva che “ tale metodo non è in uso né in Italia, né a livello europeo”. Il parlamentare richiama inoltre l’attenzione del Ministero della Salute sul rinvio del codice a barre nei medicinali veterinari: “in data 27 gennaio 2005 osserva con l'emendamento 6.064 firmato dal sottosegretario Cursi a nome del Governo presentato al decreto-legge n. 314 del 2004, convertito dalla legge n. 26 del 2005 è stato prorogato al 31 dicembre 2007 il termine dell'applicazione di un codice a barre sui medicinali veterinari; dall'esame dei testi e delle discussioni parlamentari non è possibile rilevare il motivo di questa proroga, salvo un emendamento soppressivo del gruppo Verde al Senato, respinto senza discussioni” Secondo Alfonso Pecoraro Scanio “il citato codice a barre deve considerarsi uno strumento di controllo della circolazione e dell'abuso di utilizzo di detti medicinali, nonché di contrasto all'importazione clandestina di prodotti o di principi attivi medicinali per uso animale; l'approvazione della proroga al 2007 parrebbe invece andare in direzione della riduzione di controlli sulla somministrazione di farmaci ad animali destinati all'alimentazione umana, quando invece la trasmissione Report ha mostrato che si tratta di pratica ampiamente diffusa e in danno della salute pubblica”.