• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31435

ECM, ANMVI: IL MINISTERO SI ADEGUI

"La sentenza del Tar pur arrivando casualmente non è certo imprevista e neppure deve meravigliare”. Il Vice Presidente dell'ANMVI, Carlo Scotti commenta il parere dei giudici del tribunale amministrativo del Lazio che nella sentenza del 18 novembre scorso hanno esonerato dall'obbligo ECM i sanitari privati. "Comprendo gli entusiasmi e mi sento di condividerli. Ma che il decreto del 1992 prevedesse l'obbligo di aggiornamento solo per i sanitari del SSN non un fatto nuovo. Quella del TAR però è la prima pronuncia autorevole sul coinvolgimento dei sanitari privati. La novità - continua Scotti- è questa, insieme al fatto che i giudici non hanno considerato nessun successivo atto ministeriale, in particolare quelli che hanno coinvolto i sanitari privati. Il problema ancora aperto è che il Ministero della Salute e la stessa Commissione ECM non hanno mai sostenuto le cose che ha detto il TAR". Quanto alla circolare del marzo 2002 ricordata ieri dal nostro quotidiano, Scotti precisa: " A breve distanza dalla sua emanazione avevamo interessato i nostri legali, ma ci era stato spiegato che dal punto di vista giuridico una semplice circolare non ha le potenzialità lesive necessarie a rendere attivabile un ricorso. Ne è derivata una situazione di incertezza normativa sulla quale non si è mai voluto far chiarezza e per la quale non si avevano a disposizione strumenti utili ad ottenere un giudizio super partes e definitivo". In conclusione per il Vice Presidente Scotti: " l'ultima parola deve venire dal Ministero della Salute al quale invieremo, in forza del parere del TAR, una richiesta di chiarimento definitivo e inequivocabile, che riconosca che l'unico dettato normativo sull'ECM è il decreto del 1992 e che tutto ciò che ne è seguito, così come non ha la forza per essere oggetto di ricorso, non ha nemmeno forza applicativa".