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OGM NEI MANGIMI:CONTROLLANO LE REGIONI

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E’ pronto lo schema di decreto che individua controlli e sanzioni per alimenti e mangimi geneticamente modificati. La competenza spetterà alle Regioni. Secondo la bozza chi immette in commercio un ogm privo di autorizzazione è punito con l’arresto fino a tre anni e con un’ammenda fino 60 mila euro se la commercializzazione avviene dopo che l’autorizzazione è stata rifiutata, revocata o sospesa. Per le etichette, l’indicazione della presenza di ogm è obbligatoria nel caso in cui si superi la soglia di tolleranza dello 0,9% per ciascun ingrediente e in caso di violazioni si rischiano multe fino a 46.500 euro. Per la tracciabilità nella prima fase dell’immissione in commercio chiunque è tenuto a trasmettere tutte le informazioni all’operatore successivo pena multe fino a 60mila euro. La materia è disciplinata da due regolamenti comunitari già in vigore dallo scorso aprile, ai quali mancavano disposizioni su controlli e sanzioni affidate dalla UE agli Stati membri. Si tratta del regolamento comunitario n. 1829/2003 relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati e del regolamento europeo n. 1830/2003 concernente la tracciabilità e l’etichettatura di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati. Il primo regolamento ha introdotto una normativa settoriale per il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio di alimenti e mangimi geneticamente modificati, il secondo definisce una normativa generale sulle procedure di tracciabilità ed etichettatura.