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INFLUENZA AVIARIA: NEL 2005 DIRETTIVA UE

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Entro il 2005 una direttiva europea combatterà anche i virus degli uccelli con bassa patogenicità. E’ quanto ha affermato Francesco Cancellotti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana durante la presentazione alla stampa della conferenza internazionale “Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare: verso un controllo di filiera basato sull’analisi del rischio” che si terrà oggi e domani nella sede della Fao. ''Finora, - spiega l’esperto di malattie virali dell'IZS- le misure comunitarie non prevedono alcun intervento in caso di circolazione di virus deboli. Ma l'esperienza insegna - aggiunge - che lo stesso virus puo', nell'arco di un mese o poco piu', diventare ben piu' pericoloso e contagioso''. Il rischio paventato dall'Organizzazione mondiale della sanita', cioe' quello di una trasmissione dell'influenza da uomo a uomo e di una probabile pandemia sul modello della spagnola del 1918, resta pero' un'eventualita' possibile, seppure remota. Ecco perche' - prosegue Cancellotti - esistono piani di prevenzione particolarmente attivi proprio in quelle aree della penisola maggiormente sottoposte al rischio di trasmissione dei virus aviari, cioe' Veneto e Lombardia''. I controlli si effettuano in base a linee guida fornite dall'Istituto Superiore di Sanita', grazie all'azione dei dipartimenti di prevenzione delle Asl. ''Oltre a prelevare campioni degli animali - dice l'esperto - si eseguono anche controlli a campione sugli allevatori, sottoponendoli a tamponi faringei o risposta anticorpale. E finora in Italia non e' stato mai rilevato un caso di influenza aviaria passata da animali a uomo''. La conferenza internazionale sulla sicurezza alimentare è organizzata dall’European college of veterinary public health insieme all’Istituto Zooprofilattico del Lazio e Toscana che ieri ha celebrato i 90 anni della sua fondazione. L'ente di diritto pubblico che opera nel settore della sanita' veterinaria si occupa di sicurezza alimentare, sanita' e benessere animale, formazione permanente dei professionisti sanitari, allevatori e produttori'. In piu' svolge attivita' di ricerca con universita' ed enti di ricerca nazionali e internazionali. Ed e' centro di referenza nazionale per le malattie degli equini, l'anemia infettiva, gli Ogm, l'antibiotico resistenza e la qualita' del latte ovino e caprino''. (Fonte: Adnkronos Salute/Italia Oggi)