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FINANZIARIA 2005, PROFESSIONI NEL MIRINO

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La Finanziaria 2005 sarà molto penalizzante per tutte le professioni se passeranno i progetti del Governo. L'ANMVI ha chiesto di porre all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Generale di Consilp-Confprofessioni alcuni fra i programmi economico-finanziari illustrati dal Ministro Siniscalco: concordato preventivo triennale, ritocco degli studi di settore e mantenimento dell’IRAP. Secondo l'ANMVI il concordato triennale sarebbe estremamente punitivo per il professionista, sia per la rigidità della sua applicazione sia per i risibili vantaggi che il professionista-contribuente ne ricaverebbe rispetto ai rischi e alle possibili conseguenze. Per quanto riguarda gli studi di settore, Carlo Scotti, che rappresenta l'ANMVI nel Consiglio Generale di Consilp-Confprofessioni è stato molto chiaro:" Riteniamo assurdo che in un momento di crisi economica del paese e di grandi difficoltà per il settore veterinario il ministero possa pensare di riconsiderare al rialzo i redditi derivanti dagli studi di settore. Anzi, avevamo già chiesto alla FNOVI che tiene i rapporti con l'Agenzia dell'Entrate, di ridiscuterne alcuni aspetti che già oggi risultano penalizzanti per molti colleghi". Infine l'ANMVI ritiene inaccettabile che il governo dopo anni di promesse e rassicurazioni non preveda alcun intervento sull'IRAP, un'imposta che colpendo il costo del lavoro frena l'occupazione e lo sviluppo professionale. Si auspica quindi un sollecito intervento di Confprofessioni sull’Esecutivo, in quanto parte sociale riconosciuta, da concordare fra tutte le professioni intellettuali nella prossima, riunione generale fissata per i primi di ottobre a Roma.