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ENPAV: SI’ AL REDDITO CONCORDATO

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Mentre l’ADEPP si schiera contro l’indicazione del reddito concordato ai fini previdenziali, l’ENPAV dà ai suoi iscritti la possibilità di indicare il reddito minimo concordato per il 2003 come base imponibile per la determinazione del contributo previdenziale. L'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici Veterinari ha recepito quanto stabilito dall'art. 33, comma 7, del D.L. 269/2003 in merito al concordato preventivo biennale. L’Ente previdenziale dei medici veterinari precisa infatti ad @nmvi Oggi che nel Modello 1 per la comunicazione annuale dei dati reddituali (che la Cassa sta inviando, in questi giorni, a tutti gli iscritti agli Albi professionali), si richiede di indicare, nel caso di adesione al concordato, l'importo esposto nel Modello Unico, quadro RE, rigo 27 (colonna 2). Più precisamente: se il reddito concordato è minore del reddito effettivo, l'iscritto dovrà indicare il reddito concordato. E' comunque data facoltà di indicare il reddito effettivo. Se il reddito concordato è superiore al reddito effettivo, dovrà essere indicato il reddito concordato. Resta inteso- concludono all’ENPAV- che il reddito indicato nel Modello 1 sarà il dato reddituale da utilizzare ai fini previdenziali.