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VETERINARI UNIRE, INTERVIENE IL MINSAL

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La Direzione della Sanità Veterinaria sta seguendo gli sviluppi della vertenza Veterinari-UNIRE. Per la fissazione di compensi adeguati alla professionalità e alla deontologia dei Colleghi incaricati UNIRE, il Ministero della Salute si muoverà presso il Dicastero di Alemanno. La vicenda riguarda i compensi che l’UNIRE riconosce ai Colleghi ippiatri che svolgono attività professionale per l’Unione: senza un adeguamento tariffario che la FNOVI approvi come deontologicamente congruo, i veterinari ANVU non vogliono e non possono fare prestazioni, pena l’esposizione a procedimenti disciplinari da parte della Federazione che in questi giorni è intervenuta pubblicamente con una dichiarazione di Renato Del Savio: “ Si chiede solo il lecito e giusto- ha dichiarato il Consigliere FNOVI alla Gazzetta dello Sport- e soprattutto un dialogo con i vertici UNIRE che non si è mai realizzato con continuità. Ed è forse questo che lascia più amareggiati i veterinari UNIRE”. Dopo il comunicato stampa dell’ANMVI, che ha portato all’attenzione della stampa specializzata la protesta dell’ANVU, ci sono state anche le attese reazioni politiche e una risposta del Segretario Nazionale UNIRE Panzironi. Un risposta indiretta, però, pubblicata sul sito dell’Unione. “Da aprile dello scorso anno- spiega Del Savio- l’UNIRE ha creato una doppia figura: veterinario responsabile e coadiutore. Ai primi, circa 20, tocca una responsabilità integrale sui campioni antidoping: dal prelievo, alla conservazione fino alla consegna al corriere che li porterà al centro di analisi. Tutto bene se non fosse che l’adeguamento economico è insoddisfacente” I veterinari chiedono una revisione delle attuali tariffe ( da 217 a 250 a giornata per i coadiutori e da 217 a 300 per i veterinari responsabili), pena l’astensione dalle prestazione e quindi il blocco delle corse.