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OGM: LA UE RINVIA, SIRCHIA DA’ L’OK

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La Commissione europea ha deciso di rinviare a data da destinarsi la contrastata proposta di accettare la presenza accidentale di organismi geneticamente modificate (Ogm) anche nelle sementi, come avviene gia' per gli alimenti. Ufficialmente la Commissione afferma che: ''la conferenza sulla soglia di etichettatura delle sementi Ogm era annullata in quanto il punto era stato ritirato dall'agenda'' dell'esecutivo Ue. La proposta che doveva normalmente essere adottata su iniziativa della commissaria europea all'ambiente Margot Wallstrom, fortemente sostenuta da Fischler, prevedeva una soglia di tolleranza di Ogm dello 0,3% nelle sementi di colza e di mais. Per la soia si attendono ancora dei parere scientifici. Questo avrebbe significato che al di sotto della soglia dello 0,3% la presenza di prodotto transgenico non sarebbe stata segnalata nell'etichetta sulle sementi in quanto considerata accidentale o tecnicamente inevitabile. La questione e' fondamentale, soprattutto per paesi come l'Italia che molto ha investito nell'agricoltura biologica e negli alimenti di alta qualita' che difende a livello europeo e internazionale. Intanto, sulla questione del mais ogm, è intervenuto il Ministro della Salute con una circolare alle Regioni. Il 16 luglio scorso Sirchia scriveva che il divieto sugli ogm è ormai decaduto. La circolare si riferiva al decreto con cui Giuliano Amato nel 2000 vietò la commercializzazione di quattro varietà di mais geneticamente modificato. “A partire dal 18 aprile 2004- spiega Sirchia alle Regioni e ai Carabinieri della Sanità- sono in vigore nuove norme europee non solo sulle autorizzazioni ma anche su etichettatura e tracciabilità degli ogm”, pertanto prevale “ il principio di supremazia del diritto comunitario sul dirito interno”. Per il via libera il Ministro Sirchia si è basato sul parere dell’Istituto Superiore di Sanità, ricevendo garanzie sul fronte della sicurezza alimentare.