Oggi la Commissione europea riprende il dibattito sugli organismi geneticamente modificati (Ogm). Bruxelles sta lavorando su decisioni che saranno determinanti per la diffusione in Europa degli Ogm.
In primo luogo sta mettendo a punto una proposta per definire la presenza fortuita di Ogm nelle sementi destinati all'agricoltura convenzionale. Nel contempo vuole decidere l'iscrizione di 17 nuove varietà di mais transgenico della società Monsanto (gia' approvate da alcuni paesi Ue) nel catalogo europeo delle varietà vegetali. Quest'ultimo provvedimento significherebbe il via libera alla commercializzazione nei 25 partner di nuove varietà Ogm.
Ieri il Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno ha lanciato un appello al Presidente della Commissione UE Romano Prodi per la tolleranza zero e la libertà di scelta degli agricoltori. “Si tratta di una questione dirimente- - dice il Ministro- , perché avere a disposizione delle sementi pure è da sempre una condizione per la libertà di scelta del produttore agricolo e del consumatore. Questo è particolarmente vero per il tema degli Ogm, perché accettare una soglia di tolleranza anche dello 0,3%, come nella proposta del Commissario Fischler, significa di fatto privare gli agricoltori della possibilità di produrre filiere agroalimentari Ogm free. "Tutti i controlli effettuati in questi anni in Italia - continua Alemanno - dimostrano che uno "zero tecnico" di contaminazione è sicuramente raggiungibile; basti pensare che nell'ultima campagna di semina in seguito ai controlli stringenti dello Stato e delle regioni, è stato rilevato meno del 5% di casi di contaminazione su tutto il territorio nazionale". Per il Ministro delle Politiche Agricole ”Non ci sono motivi che debbano indurre la Commissione europea ad accettare una soglia di contaminazione nelle sementi, per questo mi appello al Presidente Prodi ed ai commissari competenti, affinché non venga violato il diritto di scelta dei produttori e dei consumatori".
La definizione della soglia di tolleranza degli Ogm nelle sementi rappresenta uno degli ultimi importanti e piu' difficili tasselli da inserire nel quadro normativo europeo che prevede gia' la tracciabilita' e l'etichettatura di cibi e mangimi derivati da organismi transgenici.La questione e' molto sensibile, e negli ultimi mesi all'interno dell'Esecutivo Ue il confronto tra i commissari e' stato particolarmente acceso.
L'Italia chiede per le sementi un tasso di tolleranza il piu' basso possibile. Sulla stessa linea si e' espresso nelle scorse settimane anche il commissario all'agricoltura Franz Fischler spiegando: ''Personalmente ritengo che per le sementi dovremmo avere le soglie (di Ogm) piu' basse possibili'' ma tecnicamente realizzabili. Tuttavia, una bozza messa a punto nel maggio scorso dalla commissaria Ue all'ambiente Margot Wallstrom che prevedeva una presenza fortuita di Ogm - dallo 0,3% per le sementi di mais allo 0,5% per le sementi di patate e cotone - e' stata respinta all'interno della Commissione in quanto le soglie massime erano considerate troppo basse. La Commissione Prodi sembra comunque decisa a trovare un accordo.