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SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE A V. VALENTIA

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“ Finalmente sono cadute le barriere che da sempre inibivano l’accesso dei medici veterinari calabresi alle scuole di specializzazione e il conseguente sbocco professionale.” Il Presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Vibo Valentia commenta così l’avvio del corso di Specializzazione in Fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici , realizzato dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina e la cui attività didattica si svolgerà presso il Polo Universitario del Valentianum di Vibo Valentia. “ Era ora- prosegue il Presidente Francesco Massara che si sbloccasse il traferimento coatto delle nostre intelligenze e dei nostri saperi in altre regioni d’Italia. Tutto questo è per noi motivo d’orgoglio. Il corso di specializzazione partirà con l’anno accademico 2004/2005 e avrà durata triennale. Vi prenderanno parte docenti della Facoltà siciliana, esperti esterni e docenti di altri atenei italiani e stranieri. “Il corso- spiega Massara in una nota del suo Ordine- rappresenta uno sbocco sicuro alle richieste e alle aspettative dei numerosi medici veterinari in possesso del diploma di laurea in Medicina Veterinaria e del diploma di abilitazione professionale, a cui viene offerta l’opportunità di ottenere la specializzazione senza l’assillo di “emigrare” in altre scuole lontane dalla Calabria. Oggi infatti non è semplice l’accesso alle scuole di specializzazione sia per l’esiguità del numero dei posti disponibili che per la dislocazione delle stesse nel territorio nazionale”. Il corso costituisce requisito essenziale per concorrere alle eventuali prove selettive per le aree funzionali A e C in caso di concorsi pubblici. I posti disponibili sono 50, di cui 15 riservati ai medici veterinari iscritti all’Ordine di Vibo Valentia. “ Il nostro auspicio- conclude Massara- è che la scuola istituita a Vibo possa rappresentare uno stimolo perchè tutti i soggetti istituzionali si adoperino ad istituirne di nuove in altri posti della Calabria, invertendo una tendenza decisamente negativa che fino ad oggi ha privilegiato la proliferazione, talvolta ingiustificata, di corsi di laurea indistintamente su tutto il territorio”.