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BERLUSCONI: RIFORMA ORDINI FRA 1 MESE

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Il premier a Cernobbio spiega la Finanziaria 2005 e dice che sarà una “manovra con riforme per aziende e professioni”. Entro un mese, Silvio Berlusconi promette che la riforma degli ordini per il riordino giuridico delle professioni intellettuali approderà in Parlamento. Per il Presidente del Consiglio, gli Ordini non sono istituzioni da abbattere, ma una garanzia per i cittadini e non sono nemmeno una barriera all’accesso delle professioni. Scrive Berlusconi in un documento sulle libere professioni, nel febbraio del 2000: Il vero capitale del libero professionista è la fiducia della quale egli gode nella sua comunità, tra i cittadini che si affidano a lui e diventano suoi clienti. Una fiducia che si conquista con la preparazione, con un tenace lavoro quotidiano, con la costante disponibilità a comprendere ed a risolvere i problemi dei clienti. Il lavoro di un libero professionista è indissociabile dalla sua dimensione etica, dal rispetto delle regole deontologiche della sua specifica professione e dal rispetto dei principi morali condivisi dai cittadini. La valenza delle libere professioni nella società si basa su alcuni presupposti che rendono possibile e ben riposta questa fiducia. I cittadini hanno bisogno di certezze sul livello di competenze, sulla preparazione dei professionisti. Hanno bisogno di istituti che tutelino la pubblica fede, la pubblica fiducia nei confronti dei professionisti. Hanno bisogno di istituzioni che ne disciplinino i componenti, evitando le pur sempre possibili deviazioni. Da questo punto di vista, gli ordini e le associazioni regolamentate secondo i principi di rispetto dei doveri morali fondamentali e di efficienza economica, rappresentano, anziché una barriera all’accesso nelle professioni, una garanzia per i clienti, una garanzia per i cittadini. Intanto, il mese di settembre si apre con una serie di convegni politici sulla riforma delle professioni: dopo il Forum delle professioni annunciato e sostenuto dal Sottosegretario Vietti, domani la Margherita ospiterà CONSILP CONFPROFESSIONI per un dibattito, a Polignano a Mare, dal titolo “ La riforma delle professioni che non c’è”.