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ANIMALI, PER LA UE SONO “SENZIENTI”

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Palazzo Chigi mette a disposizione dei cittadini italiani una versione” consolidata, provvisoria” del Trattato che istituisce una costituzione per l'Europa. Il Trattato, tradotto in lingua italiana, è una versione provvisoria compilata a titolo informativo che non impegna ancora né le istituzioni dell'Unione europea né gli Stati membri. Sono tuttavia meritevoli di attenzione gli articoli III-5 bis e III-43, che introducono principi a favore degli animali, del loro benessere e della loro salute. Così recita l’articolo III-5 bis: nella formulazione e nell'attuazione delle politiche dell'Unione nei settori dell'agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e dello sviluppo tecnologico e dello spazio, l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale. L’articolo III-43 invece dice: “L'articolo III-42 lascia impregiudicati i divieti o restrizioni all'importazione‚ all'esportazione e al transito giustificati da motivi di moralità pubblica‚ di ordine pubblico‚ di pubblica sicurezza‚ di tutela della salute e della vita delle persone e degli animali o di preservazione dei vegetali‚ di protezione del patrimonio artistico‚ storico o archeologico nazionale‚ o di tutela della proprietà industriale e commerciale. Tuttavia‚ tali divieti o restrizioni non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria‚ né una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri”. ( dal testo approvato dalla Conferenza intergovernativa il 18 giugno 2004).