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TAA IN CARCERE E COMUNITA': NO DELL’ENPA

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Il Consiglio Nazionale dell’Enpa, riunito a Rimini, dopo un approfondito dibattito sulle terapie, sulle attività e sull’educazione assistita da animali, ha espresso la sua netta contrarietà all’impiego di animali all’interno del carcere e nelle comunità di recupero per tossicodipendenti. Una scelta meditata, quella dell’Enpa, e orientata al benessere degli animali. In contesti come il carcere o le comunità di tossicodipendenti, infatti, è forte il rischio di esporre gli animali a stress e sofferenze. Il Consiglio Nazionale dell’Enpa ha espresso anche la sua contrarietà all’impiego, in tali attività, di cani provenienti dai rifugi in quanto il livello di stress dell’animale rende incompatibile ogni attività terapeutica. Il presidente nazionale dell’Enpa, Paolo Manzi, ha pertanto chiesto a tutte le Sezioni di rinunciare al coinvolgimento della Protezione Animali in qualsiasi progetto che preveda l’utilizzo di animali in condizioni incompatibili con il loro status. Il Consiglio Nazionale, sempre nel corso della riunione che si è tenuta a Rimini, ha invece espresso all’unanimità parere favorevole all’emanazione di una legge che regolamenti la pet therapy. ( fonte: ENPA)