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LEPTOSPIROSI E BORRELIOSI RIEMERGENTI

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Sono due malattie rare, ma insidiose e in continuo lieve aumento, tanto da essere ritenute dagli esperti americani ed europei ''riemergenti'': sono la leptospirosi, trasmessa soprattutto dall' urina dei ratti, e la borreliosi, trasmessa attraverso il morso delle zecche. Di queste due malattie si sta occupando, in particolare, l' Asl 3 di Torino che ha organizzato un corso all' ospedale S.Anna. ''Non bisogna creare allarmi - ha detto Laura Franzin, ricercatrice - ma e' giusto rilevare che vi sono persone che, per motivi professionali o per amore delle camminate nei boschi, dello sport e anche degli animali, sono particolarmente a rischio''. La leptospirosi colpisce soprattutto i ratti, ma anche gli animali domestici, che possono essere portatori sani, e si trasmette attraverso l' urina dei topi che contamina le acque e i terreni. Se non diagnosticata tempestivamente puo' anche essere mortale. Il primo sintomo e' la febbre alta, poi la malattia colpisce reni e fegato. Due settimane fa i giornali hanno riportato di un' epidemia che si e' diffusa in Kenia, attraverso acqua inquinata. Ancora piu' insidiosa e' la borreliosi o sindrome di Lyme (il nome deriva dall' omonima cittadina del Conneticut dove venne descritto il primo caso, nel 1975) causata da una spirocheta imparentata con l' agente patogeno della sifilide e che si trasmette attraverso il morso delle zecche, acari che si nutrono di sangue non cosi' rari nelle nostre campagne. In Italia il primo caso fu rilevato in Liguria; le regioni oggi piu' colpite sono il Friuli Venezia Giulia, il Trentino, l' Alto Adige, l' Emilia Romagna e la Liguria. Non e' mortale e si cura con gli antibiotici, ma, se non diagnosticata o non curata, puo' portare a seri disturbi neurologici, alla vista e causare artriti oltre, ovviamente, infezioni cutanee. E' facile essere esposti al morso delle zecche (destino che compisce anche gli animali domestici, oltre ai piccoli roditori, cervi, caprioli e altri animali dei boschi) passeggiando nei boschi, soprattutto quelli non tenuti puliti, senza scarpe adatte o sedendosi per terra nei prati. La zecca, prima di morsicare, ''anestetizza'' la parte e la persona presa di mira puo' anche non accorgersi della sua presenza per due o tre giorni. Insomma non e' allarme, anche se negli Stati Uniti, negli ultimi due anni, sono stati diagnosticati 40.000 casi di borreliosi tanto da spingere i responsabili della sanita' locale a lanciare campagne di prevenzione. I microbiologi di Torino avvertono: ''e' meglio prevenire e capire piuttosto che trovarsi attaccati da epidemie che si potevano evitare''. (ANSA).