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CAMPAGNA SU CONSENSO INFORMATO

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Il Consenso informato non deve essere solo un adempimento burocratico, ma la base di un'alleanza terapeutica consapevole tra il medico e il paziente. Con questo obiettivo, il Consiglio dell'Ordine dei medici di Roma promuove una campagna per responsabilizzare camici bianchi e assistiti. "Il consenso del paziente è da sempre parte integrante del rapporto di fiducia con il medico e cardine del codice deontologico - ricorda Mario Falconi, presidente dell'Ordine di Roma - le norme in materia, però, vengono sempre piu' spesso e a volte impropriamente utilizzate in sede di contenzioso legale da parte di pazienti che chiedono risarcimenti, come se il rapporto con il medico fosse un contratto a risultato obbligato, cioe' la guarigione. Questo atteggiamento rischia di spingere sempre piu' medici all'esercizio di una 'medicina difensiva' che li metta al riparo da contenziosi legali". L'Ordine di Roma si e' rivolto "ai ministri responsabili, da quello della Salute all'Istruzione, affinche' siano promotori - spiega Falconi - di azioni concrete per inserire nelle scuole e nelle Universita' elementi formativi (corsi, esami) per 'educare' i cittadini, anche quelli che poi diventeranno medici. Si chiede che il Codice deontologico, il consenso informato e l'umanizzazione delle cure siano materie obbligatorie del corso di laurea in Medicina e chirurgia e cardini dei corsi di formazione per l'Educazione continua in medicina''. L'Ordine di Roma intende inoltre promuovere in tutte le strutture sanitarie e soprattutto negli ospedali, incontri e convegni con i medici e i cittadini, coinvolgendo i dirigenti delle stesse strutture e il personale degli Uffici per i rapporti con il pubblico.( Adnkronos Salute)