Sono norme di transizione quelle stabilite dalla Conferenza Stato Regioni, norme “ponte” in attesa che il sistema ECM entri nella fase in cui saranno i provider a farlo girare. E per arrivare a questo ci vorranno tre mesi. Nella seduta del 20 maggio la Conferenza Stato Regioni ha sancito l’ Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul programma di formazione continua per l’anno 2004 e sugli obiettivi formativi di interesse nazionale per il triennio 2003- 2005.
Sei i punti dell’Accordo: 1) obiettivi formativi sulla base del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, dei Piani Sanitari Regionali e dei LEA: ulteriori obiettivi specifici saranno stabiliti dalla Stato Regioni su proposta del Ministero della Salute; 2) possibilità per gli operatori sanitari di acquisire il 50% dei crediti annuali nell’ambito degli obiettivi fissati dai Governi locali: viene così riconosciuto ampio spazio alle esigenze della programmazione socio-sanitaria regionale; 3) possibilità di recupero del debito formativo degli anni 2002-2003 nel corso del 2004; 4) possibilità di acquisire crediti annuali attraverso la formazione autogestita, le pubblicazioni scientifiche, ecc. fino al 10% dei crediti annuali; 5) entro tre mesi dall’accordo, si avrà la definizione di criteri di accreditamento dei provider da sperimentare nell’ultimo quadrimestre del 2004; 6) società scientifiche assoggettate alle stesse regole dei provider anche sulle incompatibilità tra attività di valutazione e di realizzazione eventi.
I fondi per realizzare tutto questo sono quelli già contemplati nella Finanziaria 2001: per il funzionamento della Commissione ECM e le sue attività si ricorrerà alle quote versate dai provider per l’accreditamento dei loro eventi.