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IN AUSTRIA SI RAZZOLA BENE

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La legge sulla tutela animale approvata a metà maggio in Austria (Animal Protection Act) anticipa di tre anni l’Unione Europea nel vietare gli allevamenti di polli in batteria, introduce regole rigide e innovative in materia di benessere degli animali da reddito ( per tre mesi all’anno potranno liberarsi dal vincolo della produzione e del rendimento) e consente agli animali da compagnia di convivere in alberghi, parchi cittadini e mezzi di trasporto con i loro proprietari. La legge è stata approvata da tutti i partiti il 19 maggio scorso. Il Cancelliere federale Wolfgang Schüssel ha detto che si tratta di una legge “equilibrata, che concilia le richieste degli allevatori e degli animalisti”. L’Austria ha detto Schussel “ avrà la legge più moderna d’Europa in fatto di protezione degli animali.” Oggi su Libero il commento di Oscar Grazioli: “ l’articolo di legge più interessante, a mio avviso, è quello che vuole una sorta di giudice a vegliare sul benessere animale in ogni provincia. Qualche lettore ricorderà che ci siamo occupati tempo fa, dell’ispettore Rossi di Roma e dei suoi gatti massacrati da mani ignote. Il Professore mi è venuto a trovare per ringraziare e esprimere la sua angoscia di fronte ad una autorità che non lo ascoltano e se ne fregano di gatti presi a randellate. E’ stato lui a suggerirmi l’idea di un magistrato per ogni provincia dedicato ai reati che che riguardano il benessere animale e ambientale. Idea degna di considerazione. In Italia di idee ne abbiamo, anche troppe. Quello che mancano sonno i fatti”. Mentre in Italia “ si blatera”, aggiunge Grazioli, “in Austria si razzola bene, è il caso di dirlo. (...) Niente più taglio delle orecchie e della coda al Dobermann di turno affinchè il suo aspetto risulti più aggressivo, niente più mici di 30 giorni che cercano nell’angolo della vetrina un conforto al freddo e alla solitudine, niente più addestramenti cruenti mediante collari ad impulso elettrico, niente cani tenuti per una vita intera alla catena”. La legge austriaca vieta anche l’utilizzo degli animali nei circhi e regolamenta, non senza polemiche però, la macellazione rituale: “Dove anche Haider ha dovuto scendere a compromessi – scrive Grazioli- è stata la macellazione rituale. E’ riuscito a strappare alle comunità religiose ebree e musulmane, un’improbabile anestesia dopo che la mannaia è calata sul collo. A questa soluzione all’italiana gli austriaci potevano rinunciare”. ( da Libero, 01/06/04)