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ESCLUSIVITA’, CRITICHE E SCIOPERI

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''Daremo battaglia, non pensino di cavarsela tanto facilmente, non sarebbe la prima volta che restituiamo al mittente tentativi maldestri'' afferma dalla Camera Rosy Bindi (Margherita), ex ministro della Sanita', annunciando una opposizione netta alla norma, approvata dal Senato, che fa saltare uno dei capisaldi della sua riforma. ''La norma - sottolinea Bindi - e' evidentemente incostituzionale per mancanza di affinita' di materia, cosa che non mancheremo di far notare. Il governo ancora una volta dimostra di avere un atteggiamento irrispettoso nei confronti del parlamento perche' le modifiche alla riforma si fanno coinvolgendo la sanita', il Parlamento, non con un blitz in un decreto o nella finanziaria''. La modifica del principio dell'irreversibilita' della scelta, previsto dalla riforma sanitaria, non basta a fermare la protesta dei medici che decidono di rilanciare e ad appena 10 giorni dall'ultimo sciopero annunciano altre due giornate di protesta. Il cartello unitario dei medici ha annunciato due giornate di sciopero se non sara' approvato in tempi brevissimi l'atto di indirizzo necessario per l'apertura delle trattative per il rinnovo del contratto dei medici dipendenti del servizio pubblico. ''Abbiamo avuto pazienza estrema - ha spiegato Serafino Zucchelli, leader del maggiore sindacato della dirigenza medica, Anaao Assomed - ma oltre a dichiarazioni di singoli che lasciano il tempo che trovano, non possiamo che registrare preoccupazioni per le dichiarazioni del ministro della Funzione Pubblica Luigi Mazzella, che non intende rinnovare i contratti per destinare le cifre agli sgravi fiscali”. (ANSA)