Nuova stesura del Piano per il lupo, dopo "un intenso lavoro di mediazione con le Regioni: accolta una larga parte delle richieste.
Lo scrive il ministero dell’Ambiente. Il testo che andrà in discussione in conferenza Stato- Regioni prevede la sospensione per due anni della decisione sulla possibilità del ricorso alle deroghe per il prelevamento dei lupi. Altra novità e’ il coordinamento nazionale per le azioni di monitoraggio della specie, su cui il ministero impegnerà un milione e mezzo di euro fino al 2020.
L’obiettivo "è arrivare quanto prima a dotare il Paese delle 22 azioni contenute nel piano, scritte dai massimi scienziati ed esperti in materia". Il piano per il lupo "e’ necessario alla salvaguardia della specie dal fenomeno del bracconaggio e a migliorare attraverso un percorso per fasi la convivenza tra uomo e lupo". "D'altra parte- conclude la nota ministeriale- non approvare il piano significa mantenere una situazione di stallo rispetto alle problematiche territoriali e questo non fa che peggiorare la situazione sul territorio”.
Una primo piano nazionale (Accordo sul Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, in attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità) era già stato presentato alle Regioni dal Ministero dell'Ambiente all'inizio dell'anno, ma è stato rinviato per la generalizzata contrarietà delle Regioni, con le quali il Ministro dell'Ambiente Galletti ha avviato una fase di mediazione.