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TRAFFICO CUCCIOLI DALL’EST, DENUNCIATI DUE VETERINARI

TRAFFICO CUCCIOLI DALL’EST, DENUNCIATI DUE VETERINARI
Un allevamento illegale è stato sequestrato dal NAS in provincia di Varese. Falsificazione della documentazione e sostituzione di microchip. I carabinieri hanno denunciato i due medici veterinari complici dei gestori dell'allevamento. Molteplici i reati contestati. Risale a luglio l'indagine sull'allevamento abusivo di Gornate Olona (Varese) e che si è conclusa ieri con la denuncia dei coniugi titolari e dei due medici veterinari liberi professionisti, che complici del traffico, falsificavano la documentazione sanitaria dei cuccioli e sostituivano il microchip d'origine con uno italiano.

"La prova di questa pratica - si legge sul Corriere della Sera- i carabinieri l'hanno trovata esaminando i cani: avevano una cicatrice all'altezza dello sterno, segno dell'operazione".

L'accusa è di maltrattamento animale, truffa, frode commerciale, falsificazione di certificati sanitari e di iscrizione all'anagrafe canina, importazione illegale e non solo. L'indagine- che rientra nel piano dei controlli avviati dal NAS su tutto il territorio nazionale per verificare il benessere degli animali nelle strutture di allevamento- ha portato alla luce anche il reato di esercizio abusivo della professione veterinaria, al seguito del rinvenimento di medicinali e di attrezzatura medico veterinaria detenuti illegalmente.

I 144 cani, ora in affido presso l'ENPA, valgono l'equivalente di 150mila euro per il mercato italiano dove sarebbero stati rivenduti a 700-800 euro. Le razze dei cani sono Boxer, Jack Russel, Coocker, Labrador, Pincer, tutti in condizione di grave prostrazione e di sofferenza.

Questo il quadro di illegalità che le misure di contrasto annunciate dal Ministero degli Esteri e della Salute promettono di prevenire e di colpire.