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RAPPORTO ANVUR

Studenti “part time” a Medicina Veterinaria

Studenti “part time” a Medicina Veterinaria
Produttività degli studenti di veterinaria nel Primo Rapporto biennale sullo stato del sistema universitario e della ricerca.

Nel 2012, nel nostro Paese si sono laureati 291.367 studenti. Erano "regolari"- cioè entro la durata legale del corso di studio- soprattutto i laureati di Medicina e chirurgia, mentre a Medicina veterinaria sono stati "solo" il 23%. Il dato si trova nel Primo Rapporto dell'ANVUR che fotografa la consistenza e la produttività degli studenti italiani, anche attingendo alla Anagrafe Nazionale Studenti. L'analisi della regolarità mostra "evidenti le differenze territoriali". Il Rapporto segnala "nei corsi di primo livello e a ciclo unico, i valori molto bassi al Centro-sud nei cosi di Architettura, Medicina veterinaria e Sociologia". Gli indicatori di "regolarità" rilevano che Medicina Veterinaria ha anche il primato del numero di anni (7,9 sui 5 anni di corso) per il conseguimento del titolo.

Quanti sono- Nella composizione dei laureati in Italia, i laureati delle Facoltà di Medicina Veterinaria pesano per lo 0,5%, penultimi prima dello 0,3% dei laureati in scienze statistiche. Ai primi tre posti: Economia (14,7 dei laureati), Lettere e Filosofia (13,9%) e Ingegneria (12,6%). Il numero di immatricolati "puri" a Medicina Veterinaria è passato dai 1.146 dell'anno accademico 2003-2004 ai 387 immatricolati del 2011-2012.

Voto di maturità - Gli immatricolati più "bravi", quelli con voto di maturità fra 90 e 100, si trovano soprattutto a Ingegneria (29,8%), Medicina (28,9%) e Farmacia (27,9), mentre la percentuale a Veterinaria è del 18,3%.

Mobilità - Per quanto riguarda la mobilità, si notano percentuali molto elevate nelle facoltà
di Scienze MFN (29,9%), Farmacia (29,3%) e Medicina veterinaria (28,7%), dove tuttavia si tratta presumibilmente di passaggi già programmati, da parte di studenti che non sono riusciti ad accedere ai corsi di Medicina e chirurgia e riescono a farlo nel successivo anno accademico.

Studenti "part time" - Il corso di laurea in medicina veterinaria spicca anche per il numero di iscritti "a tempo parziale"; il Rapporto ANVUR rileva che sono "maggiormente presenti nelle facoltà di Architettura (8,36%) e Medicina Veterinaria (7,86%)". Agli studenti viene riservata la possibilità di dichiarare al momento dell'iscrizione un impegno in termini di acquisizione di crediti inferiore rispetto a quanto previsto per gli studenti. Nell'a.a. 2011-12 gli studenti "a tempo parziale" in medicina veterinaria erano 1.128 su 14.350 iscritti totali, con una percentuale superiore alla media nazionale che è del 4, 8%.

Abbandono e Produttività - Bassa la percentuale di abbandono tra il primo e il secondo anno di corso, a Medicina Veterinaria (3,1%) rispetto ai valori in assoluto più alti registrati a giurisprudenza (13,7% degli abbandoni). L'indicatore che meglio può evidenziare le criticità in relazione alla produttività degli studenti è quello che misura la percentuale di iscritti e immatricolati "inattivi", cioè con meno di 15 crediti acquisiti al termine dell'a.a. 2011/12. Dal Rapporto emergono notevoli differenze per gruppo di facoltà: "da segnalare i casi di Agraria, Scienze MFN e Medicina veterinaria dove oltre il 40% degli immatricolati ha acquisito meno di 15 crediti, mentre le aree dove si registrano i risultati migliori sono, come per gli altri indicatori, Medicina e chirurgia e Architettura (15,5% e 16,5% di immatricolati con meno di 15 crediti)". I crediti acquisiti (media) dopo il primo anno, corsi di I livello, a Medicina Veterinaria è al terzultimo posto (23,7) sotto la media nazionale che è di 29,8 crediti.

Fuoricorso - Su 1.762.719 studenti iscritti al sistema universitario, il 40,4% risulta iscritto fuori corso, ossia oltre la durata legale del corso di studio a cui è iscritto. Tra i corsi di primo livello le percentuali maggiori di fuori corso si trovano nelle aree di Scienze della formazione (51,2%) mentre i valori più bassi nei corsi di Medicina e chirurgia (33,4%). Medicina Veterinaria ha una percentuale del 46,2%, soprattutto al Sud (52% dei fuori corso a Veterinaria), mentre al Centro e al Nord i valori percentuali danno rispettivamente il 51% e il 41% di fuoricorso. La media nazionale dei fuoricorso è del 41,9%.

Esiti occupazionali- Nel 2012 i laureati specialistici a ciclo unico con esiti occupazionali a un anno dal conseguimento del titolo superiori alla media sono i laureati in Farmacia, Architettura e Veterinaria. I laureati in Medicina e Giurisprudenza hanno quote di occupati sotto la media poiché il loro ingresso nel mercato del lavoro è ritardato a causa dell'ulteriore formazione necessaria per l'accesso alle professioni (praticantati e scuole di specializzazione). A cinque anni dalla laurea, si ha un incremento della quota di occupati per tutti i gruppi di lauree esaminati (laureati classe 2007): le quote più elevate di occupati si registrano per Farmacia (87%) e Veterinaria (86%) mentre i laureati di Medicina continuano in larga parte a proseguire gli studi post laurea facendo quindi registrare la più bassa quota di occupati (45%) tra i laureati specialistici a ciclo unico.

pdfRAPPORTO_ANVUR_2013.pdf15.22 MB