Rivalutata l'esposizione al rischio di questo additivo alimentare. La dose giornalierà può essere aumentata. Nuove evidenze dagli studi nei ratti. L'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha effettuato una nuova valutazione della sicurezza delle saccarine, concludendo per un innalzamento della quantità che può essere assunta giornalmente dall'organismo umano. "Le stime più elevate di esposizione cronica alle saccarine sono inferiori alla DGA per tutti i gruppi della popolazione, per cui non sussistono problemi di sicurezza". La valutazione è stata richiesta agli esperti di EFSA dalla Commissione europea, nell'ambito di un programma di rivalutazione della sicurezza degli additivi alimentari autorizzati nell’Unione europea prima del 20 gennaio 2009.
Additivo alimentare- La saccarina e i suoi sali di sodio, di potassio e di calcio, o saccarine (E 954), sono additivi alimentari utilizzati come edulcoranti privi di valore nutritivo, ossia apportano un sapore dolce senza l’aggiunta di calorie o nutrienti.
La nuova dose giornaliera ammissibile (DGA)- E' considerata sicura per tutti i gruppi della popolazione, una dose giornaliera pari a 9 mg/kg di peso corporeo al giorno. Tale DGA sostituisce quella stabilita nel 1995 dal comitato scientifico dell’alimentazione umana- che era pari a 5 mg/kg di peso corporeo al giorno per il sale di sodio della saccarina o 3,8 mg/kg di peso corporeo al giorno per la saccarina libera.
Tumori osservati nei ratti- La precedente DGA si basava sul presunto aumento dell’incidenza dei tumori della vescica osservato in studi sui ratti. Tuttavia vi è ora consenso scientifico sul fatto che questi tumori riguardano nello specifico i ratti maschi, senza alcuna rilevanza per gli esseri umani. Le stime più elevate di esposizione cronica alle saccarine sono inferiori alla DGA per tutti i gruppi della popolazione, per cui non sussistono problemi di sicurezza.