E' pubblicata la relazione finale sul Piano nazionale controlli ufficiali alimenti trattati con radiazioni ionizzanti e loro ingredienti. Italia fra i Paesi con il maggior numero di esiti inviati alla UE.
La relazione, riferita al 2022, è stata curata dall'Ufficio 6 (Igiene delle tecnologie alimentari) della Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti. Sono oggetto di verifica prodotti carnei, vegetali e prodotti ittici. L' irradiazione degli alimenti è un procedimento che può essere usato per uccidere i batteri che causano intossicazioni alimentari.
Irradiazione non radioattività- Per i consumatori non vi sono rischi microbiologici collegati all’utilizzo di alimenti irradiati-
afferma Efsa. In Europa, risulta irradiata soltanto una quantità molto limitata di alimenti. I controlli vertono principalmente sui prodotti di importazione e sulle dosi irradianti. "L’irradiazione degli alimenti non li rende radioattivi. L’uso delle radiazioni ionizzanti concorre a raggiungere gli obiettivi di sicurezza nel rispetto della qualità.
Nuovi target- Nella programmazione dei controlli sul territorio nazionale e all'importazione sono state considerate tipologie di alimenti diverse da quelle verificate negli anni precedenti, per tenere conto dell’evoluzione sul mercato, delle nuove abitudini alimentari e dei nuovi metodi analitici. E' il caso, in particolare, delle carni bovine importate, sia per la sopraggiunta disponibilità di metodi analitici, sia per il sospetto che i prodotti siano trattati nei paesi di origine con radiazioni ionizzanti per prolungarne la vita commerciale.
Collaborazione interistituzionale- Le indicazioni del Piano sono il frutto di un lavoro di collaborazione fra il Ministero della salute e il Laboratorio Nazionale di Riferimento (LNR) per il trattamento degli alimenti e loro ingredienti con radiazioni ionizzanti costituito dal laboratorio operante presso il “Dipartimento di Sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria-DSANV” dell’Istituto Superiore di sanità e quello operante presso la “Struttura complessa di chimica” dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata.
I campioni- Il numero di campioni totali (396) rendicontati nel 2022 va letto alla luce di alcune Regioni/PA che non hanno effettuato campionamenti o in numero difforme rispetto a quello pianificato. Le attività di controllo ufficiale sul territorio nazionale e in entrata da altri Paesi, hanno riguardato il prelievo e l’analisi di prodotti di vario tipo, sia di origine animale (prodotti della pesca, carni, cosce di rana) che non animale (spezie ed erbe aromatiche, ortaggi, condimenti vegetali, funghi, frutta, estratti vegetali per integratori alimentari).
Conclusioni- Pur risultando un mancato campionamento (o mancata trasmissione dei dati) da parte di alcune Regioni/PA e un’esigua attività di controllo esercitata dai PCF, l’Italia si colloca
comunque tra i principali Paesi che forniscono dati analitici alla Commissione europea in materia di controllo degli alimenti irradiati.
Il trattamento degli alimenti con radiazioni ionizzanti - E' una tecnica di conservazione che ha lo scopo di preservare la qualità igienica degli alimenti e di prolungarne la shelf-life. Il processo consiste nel sottoporre l’alimento a dosi ben definite di radiazioni ionizzanti che sono in grado di inattivare il materiale genetico delle cellule microbiche, con conseguente inibizione della suddivisione cellulare, e di inibire l’attività degli enzimi degradativi che provocano il deterioramento degli alimenti.
Gli alimenti possono essere irradiati solo presso impianti autorizzati dalle autorità dell’UE. In Italia è autorizzato solo lo stabilimento "
Sterygenics ".
Relazione annuale in merito ai risultati dei controlli relativi al 2022 Piano nazionale controlli ufficiali alimenti trattati con radiazioni ionizzanti e loro ingredienti-