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NOTA DGISAN

Igiene alimenti, Ministero: nessun contatto con gli animali

Igiene alimenti, Ministero: nessun contatto con gli animali
Gli animali non devono entrare in alcun modo a contatto con gli alimenti, nemmeno in quelle attività commerciali dove il loro accesso è consentito.

Il Direttore Generale Ugo Della Marta (Dgisan)  ha fornito chiarimenti relativi all'accesso degli animali domestici nei luoghi in cui vengono preparati, trattati o conservati gli alimenti. La nota di precisazione riscontra il quesito di un privato ed è stata inoltrata agli Assessorati regionali.

Considerando il rischi di contaminazione che possono essere procurati dal contatto degli alimenti con gli animali, il Ministero ribadisce l'obbligo per i supermercati e per le attività che vendono alimenti di predisporre adeguate procedure per il controllo degli infestanti e per impedire l'accesso agli animali domestici.

Eccezioni-
Dal divieto di accesso esteso a tutti gli animali domestici, imposto dal Reg. (CE) n. 852/2004, sono esclusi soltanto i casi eccezionali rappresentati dai “cani guida” per le persone non vedenti (Legge 14 febbraio 1974, n. 37) e dai cani delle Forze dell’ordine. 

Oneri dell'OSA - Il Ministero aggiunte che con l'entrata in vigore del "Pacchetto igiene", l'Osa (Operatore della Sicurezza Alimentare) ha acquistato maggiori responsabilità nel controllo della sicurezza alimentare.
E' infatti compito dell'operatore garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa posta sotto il suo controllo, prima fra tutti l’autocontrollo attuato tramite il sistema HACCP (Hazard analysis and critical control points). E' lo stesso operatore che sarà chiamato a rispondere in prima persona qualora venga rilevata, dall'autorità competente locale, dall'ASL, la non aderenza alla normativa vigente. 

Anche laddove le autorità locali abbiano autorizzato, con propri regolamenti, l'ingresso degli animali domestici negli spazi di vendita gli Osa hanno il compito di prevedere nelle proprie procedure di autocontrollo misure volte a garantire che gli animali non vengano in alcun modo in contatto (direttamente o indirettamente) con gli alimenti. Spetta a loro anche l'onere di dimostrare l’applicazione effettiva delle misure di controlli in sede di eventuale ispezione.