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IN GAZZETTA UFFICIALE

Somministrazione di alimenti: linee di indirizzo anti spreco

Somministrazione di alimenti: linee di indirizzo anti spreco
Con il parere favorevole della Conferenza Unificata, sono ufficialmente adottate le "Linee indirizzo enti gestori mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità".

L'adozione di apposite linee di indirizzo da parte del Ministero della Salute era prevista dalla Legge 19 agosto 2016, n. 166. Il documento si è perfezionato nel corso di quest'anno, sulla base di osservazioni formulate principalmente dall'Associazione dei Comuni (ANCI), ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 ottobre 2018.

Pianificazione, monitoraggio e riutilizzo-Le linee di indirizzo sono rivolte agli "enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunita". Di ciascun ambito viene fornito un decalogo e un criterio di misurazione delle performance raggiunte nella prevenzione e nella riduzione dello spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.
Le linee di indirizzo fanno leva, fra l'altro, sulla pianificazione dei pasti e dell'approvvigionamento delle corrette quantita' di materie prime. Vengono inoltre fornite indicazioni per il  monitoraggio delle eccedenze e dei residui alimentari, ricercandone le cause sia per perseguire obiettivi di riduzione che di riutilizzo.

In base al Nuovo Codice degli appalti, i servizi di ristorazione scolastica,ospedaliera e assistenziale possono essere aggiudicati anche in base alle azioni poste in essere contro lo spreco alimentare.

I numeri dello spreco alimentare -  Nell'Unione Europea vengono sprecati- in tutte le fasi della catena alimentare-  circa 100 milioni di tonnellate di cibo, di cui il 14% e' attribuito alla ristorazione collettiva. Il costo per lo smaltimento nelle discariche è di 143 miliardi di euro.
In Italia, secondo i dati forniti dal Banco Alimentare e dalla Caritas, nel settore della ristorazione organizzata (che gestisce 3 milioni di tonnellate di alimenti), vengono generate ogni anno 210.000 tonnellate di eccedenze; di queste attualmente viene recuperato solo il 12% circa (pari a 25.000 tonnellate di alimenti).
Lo spreco alimentare - dalla catena di produzione al consumo-  impatta sull'econonomia e si intreccia con i temi della sostenibilità ambientale e della solidarietà sociale.



Linee di indirizzo rivolte agli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.