I risultati dei controlli ufficiali italiani continuano ad essere in linea con gli altri Paesi dell’UE e indicano "un elevato livello di protezione del consumatore".
Il rapporto è a cura della Direzione Generale per l’Igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN). Il documento riporta, fra gli altri dati, un raffronto fra le sostanze attive ricercate e non ricercate di cui al regolamento UE 595/2015 per gli alimenti di origine animale. Questo regolamento prevede il campionamento di alcune tipologie di alimenti fra cui alimenti di origine animale, stabilendo anche i relativi analiti obbligatori.
La programmazione nazionale di controlli ufficiali, per i prodotti di origine animale, sono consigliati i centri di macellazione, i centri di raccolta aziendale , i centri commerciali per i prodotti provenienti dall'interno della Regione o Provincia autonoma, mentre sono i mercati specializzati, i mercati generali non specializzati, gli ipermercati, i supermercati.
Le classi di alimento più campionate e sono la frutta (32 %) e gli ortaggi (28%). Nella classe "altri prodotti" (17%) sono i prodotti di origine animali i più campionati (40,1%).
Relativamente al livello di esposizione della popolazione italiana con la dieta, i dati indicano che "i residui dei singoli pesticidi ingeriti ogni giorno dal consumatore rappresentano una percentuale molto modesta dei valori delle dosi giornaliere accettabili delle singole sostanze attive e molto al di sotto del livello di guardia preso come riferimento per assicurare la qualità igienico-sanitaria degli alimenti".
Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti - risultati in Italia per l'anno 2016
RAPPORTO DGISAN
Fitosanitari negli alimenti: la dieta nazionale è sicura
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