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EURISPES-COLDIRETTI

Agromafie: crimini alimentari e condizionamenti sui controllori

Agromafie: crimini alimentari e condizionamenti sui controllori
Le mafie lucrano sull'agroalimentare anche con i condizionamenti. Nel Rapporto Eurispes-Coldiretti trova conferma una lunga aneddotica veterinaria di intimidazioni.
Il Rapporto annuale sulle Agromafie, realizzato per la prima volta dall'Eurispes e da Coldiretti, analizza il fenomeno dei falsi e dell'infiltrazione criminale nell'agroalimentare made in Italy.Il documento stima un volume d'affari delle Agromafie in circa 12,5 miliardi di euro l'anno. Ogni anno viene sottratta al vero Made in Italy l'enorme cifra di 51 miliardi di euro.

Secondo qaunto scrive il rapporto, e' peculiarità del moderno crimine organizzato estendere, con approccio imprenditoriale, il controllo sull'economia - sottolinea il rapporto - invadendo i settori che si dimostrano strategici ed emergenti, come quello agroalimentare e compromettendo tra l'altro in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti. Per approfondire questo problema il Rapporto parte dalla ricostruzione della sua genesi e dai passaggi più significativi della sua evoluzione. Incluso il ruolo di tutti i controllori, PIF, UVAC, ASL e IZS compresi.
La criminalità organizzata che agisce nel comparto agroalimentare, crea un vero e proprio business parallelo, e finisce per arrivare sulle tavole degli italiani aumentando i prezzi e riducendo la qualità dei prodotti.

Il reinvestimento dei proventi illeciti anche nel settore dell'agroalimentare, ha come corollario il condizionamento della libera iniziativa economica attraverso attività fraudolente come l'indebita percezione dei finanziamenti nazionali e comunitari, ma anche mediante l'attuazione di pratiche estorsive. Le mafie controllano in molti territori la distribuzione e talvolta anche la produzione del latte, della carne, della mozzarella,  potendo contare costantemente su una larghissima ed immediata disponibilità di capitale e sulla possibilità di condizionare parte degli organi preposti alle autorizzazioni ed ai controlli. Con i classici strumenti dell'estorsione e dell'intimidazione, come purtroppo testimoniato da una lunga aneddotica veterinaria.

L'idea, il progetto e l'impegno proposti da Coldiretti per combattere questo stato di cose, è la creazione di una filiera agricola, italiana e firmata. In questa maniera il patto di fiducia che si è sicuri di costruire con i consumatori, riuscirebbe a riportare l'agricoltura italiana a ricoprire un posto di primo piano nel panorama economico e all'interno della filiera, con evidenti ricadute economiche e di immagine positive, non solo per l'agricoltura stessa, ma per tutti gli operatori coinvolti o interessati alla filiera agro-alimentare.