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IN GAZZETTA UFFICIALE

Anguille contaminate, il Ministero proroga l'Ordinanza

Anguille contaminate, il Ministero proroga l'Ordinanza
Il monitoraggio della contaminazione delle anguille ha evidenziato la necessità di mantenere il divieto di vendita per l'alimentazione umana.

E' in Gazzetta Ufficiale la proroga dell'ordinanza ministeriale del 17 maggio 2011, recante: «Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda".

Le misure resteranno dunque vigenti per altri 12 mesi. I livelli di contaminazione riscontrati nelle anguille e l'elevata proporzione di anguille contaminate non consentono di garantire la compatibilita' del consumo umano di queste specie ittiche, rendendo necessaria la proibizione della vendita e del consumo di anguille pescate nell'intero bacino del lago di Garda, come misura di salvaguardia per la salute pubblica.

Il nuovo provvedimento si basa sui dati analitici forniti dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna, disponibili nell'apposito sistema informativo, nell'ambito del Piano di monitoraggio 2012 della contaminazione di anguille e agoni del lago di Garda da policlorodibenzo-p-diossine, policlorodibenzofurani e policlorobifenili.

Per disporre la proroga il Ministero della Salute ha anche acquisito la relazione del Laboratorio nazionale di riferimento per le diossine e i PCB in mangimi e alimenti destinati al consumo umano. La relazione evidenzia la  necessita' di mantenere in vigore le misure di gestione del rischio per la salute umana previste dall'ordinanza ministeriale 17 maggio 2011.

Rimane dunque vietato agli operatori del settore alimentare di immettere sul mercato o commercializzare al dettaglio le anguille provenienti dal Lago di Garda destinate all'alimentazione umana.