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REGIONE LOMBARDIA

PSA, la Lombardia installa le barriere

PSA, la Lombardia installa le barriere
Sono iniziati i lavori di costruzione della barriera di contenimento per scongiurare il passaggio della PSA nei territori alpini e per tutelare gli allevamenti della pianura padana.
Prendono il via nel territorio del Comune di Bernate Ticino (Milano), lungo l'autostrada A4, i lavori per la realizzazione di una barriera di contenimento al passaggio dei cinghiali, nell’ambito delle iniziative di contrasto alla Peste Suina Africana. Lo ha annunciato Alessandro Beduschi assessore della all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione.

Zone alpine - “I lavori – dichiara l’assessore Beduschi – dureranno circa venti giorni. Serviranno a costruire una barriera di circa un chilometro e mezzo, per evitare il passaggio dei cinghiali e l’eventuale diffusione della malattia nei territori alpini e anche verso paesi terzi come la Svizzera. La continuità di questa protezione sarà quindi assicurata anche attraverso il tratto ovest. Con un’iniziativa simile a carico della Regione Piemonte”.

Milano - La barriera fisica di biocontenimento è stata individuata nel territorio della Città Metropolitana di Milano. È costituita dal tratto lombardo dell’autostrada A4. Un territorio da rinforzare attraverso la chiusura di eventuali aperture e varchi, ove possibile. E, inoltre, integrata con una nuova recinzione ove necessario. Prioritariamente nel Comune di Bernate Ticino.

Zona padana - “Oltre a questo primo intervento finanziato con oltre 140.000 euro da Regione Lombardia, tramite ATS Città Metropolitana e coordinato dal Dipartimento Veterinario, in stretta collaborazione con la UO Veterinaria – prosegue – sono in corso le procedure per la realizzazione di opere simili nelle zone di restrizione, lungo la A1 e la A51, nei territori lodigiano e cremonese. Questa volta a protezione della zona padana, dove si concentra infatti il più alto numero di allevamenti suini”.

Cremona - “Accanto a questa iniziativa – conclude l’assessore – procedono inoltre tutte le altre azioni per contrastare il diffondersi della malattia, a partire dalle attività di contenimento dei cinghiali e dalle attività di sorveglianza passiva, in tutto il territorio regionale. Con particolare attenzione alla provincia di Cremona”.