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REGIONE LOMBARDIA

PSA, cinghiali positivi nel milanese: nuova ordinanza

PSA, cinghiali positivi nel milanese: nuova ordinanza
Nuovi territori del pavese e in provincia di Milano soggetti a provvedimenti. Casi nel cinghiale. Nessun ulteriore focolaio negli allevamenti.


Il presidente Attilio Fontana ha firmato una nuova ordinanza contenente disposizioni per la prevenzione e il controllo della PSA-Peste Suina Africana. "L'emanazione di una nuova ordinanza - commenta il presidente Fontana - si è resa necessaria a seguito dell'evoluzione epidemiologica della PSA dopo la conferma di alcuni casi di malattia nei cinghiali nel Parco del Ticino, sia in territori della provincia di Pavia che Milano. Da sottolineare però che attualmente non si sono registrati, da quasi un mese e mezzo, altri focolai negli allevamenti suinicoli". Il Bollettino epidemiologico della Psa, registra i 9 focolai nel domestico del pavese.

L'elenco completo dei Comuni ricompresi nelle zone di restrizione, così come definiti dai Regolamenti comunitari, è riportato sul portale istituzionale di Regione Lombardia. Si tratta di 14 comuni in Provincia di Milano che si aggiungono ai circa 60 Comuni del pavese, capoluogo compreso, in zona di restrizione.

La nuova Ordinanza, quindi, include questi nuovi territori, nelle zone soggette a restrizione per PSA nei quali è necessario adottare da parte di tutti i cittadini semplici ma efficaci misure di biosicurezza anche per le attività all'aperto. Le misure previste sono adottate in esecuzione ed integrazione di quanto contenuto nell'Ordinanza 5/2023 del Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, Vincenzo Caputo, e potranno essere aggiornate in funzione dell'evolversi della situazione epidemiologica.

"Il provvedimento - commenta l'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi - aggiorna le misure straordinarie per ridurre al minimo il rischio che la malattia entri nei territori ad alta vocazione suinicola della pianura padana lombarda, che conta una presenza di circa 5 milioni di suini, agendo in particolar modo sugli aspetti di biosicurezza da adottare e sull'aumento delle possibilità di prelievo del cinghiale, principale vettore del virus, per ridurre il più possibile la presenza della specie a tutela delle attività zootecniche suinicole".

Per quanto attiene al prelievo del cinghiale il provvedimento punta a estendere le possibilità di abbattimento, sia in forma di controllo faunistico che di attività venatoria, al fine sia di conseguire i target previsti dagli atti del Commissario straordinario alla PSA, sia per ridurre il più possibile la presenza della specie, diminuire e arginare la diffusione del virus a tutela delle attività zootecniche suinicole.

Ordinanza Presidente Giunta regionale 10 novembre 2023 - n. 105
Disposizioni per la prevenzione e il controllo della diffusione della Peste Suina Africana