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IL TESTO DELLA PDL

Eradicazione PSA e rilancio dell'allevamento suino sardo

Eradicazione PSA e rilancio dell'allevamento suino sardo
E' in corso l'esame della pdl "Disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda", primo firmatario Luigi Lotto, presidente della V Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale della Sardegna.


La pdl- nel  sostenere il piano di eradicazione posto in essere dalla Giunta-  punta a gettare le basi per il rilancio della suinicoltura nell'Isola. In tutto, 25 articoli, che tendono alla "definitiva eradicazione della PSA", pre-requisito di un " duraturo rilancio dell'allevamento suino in Sardegna e dei suoi derivati" e della " valorizzazione dei suini nati e allevati in Sardegna e del suino di razza sarda".La Peste Suina Africana (PSA) ha fatto la sua prima comparsa in Sardegna nel 1978 e da allora, è presente "in via endemica", causando "un'elevata mortalità negli animali condizionando in modo oramai strutturale la suinicoltura sarda".

"Il nostro obiettivo, parallelamente all’azione dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Psa, è quello di creare le condizioni per rilanciare l’allevamento dei maiali e incentivare la tutela della razza sarda- ha dichiarato Lotto. "La Regione non è contro gli allevatori, servono però regole chiare per consentire ai nostri prodotti di tornare sul mercato. Ultimamente si è fatto un passo in avanti grazie all’accordo con il ministero della Salute per la vendita di alcuni prodotti stagionati ma potremmo dirci completamente soddisfatti solo quando gli allevatori sardi potranno commercializzare tutta la loro produzione fuori dall’Isola.»


La Commissione ha svolto un vasto ciclo di audizioni; ha approfondito gli aspetti tecnici della materia con gli assessori alla Sanità Luigi Arru e all'Agricoltura Pierluigi Caria all'Agricoltura oltre che  con la Responsabile del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della Regione Daniela Mulas. Nel calendario delle audizioni figurano il Dipartimento di agraria dell’università degli studi di Sassari, i Direttori generali delle Agenzie Agris, Laore e Argea, il responsabile dell’Unità di progetto contro la Peste suina Alessandro De Martini. 

Sono stati ascoltati anche i rappresentanti di Copagri, Coldiretti, Cia e Confagricoltura e Copagri, dai quali è arrivato un giudizio positivo sulla proposta di legge e alcuni suggerimenti, come quello di escludere categoricamente dagli allevamenti di tipo familiare (4 capi al massimo) i suini riproduttori e di puntare su piccoli progetti integrati di filiera e sulla valorizzazione dei suini di razza sarda con la creazione di marchi Dop o Igp; suggerite anche misure a favore dei giovani agricoltori che decidono di puntare sulla suinicoltura, attraverso la creazione di una rete di giovani imprenditori supportata dalle agenzie agricole e dall’Università.
Condivisa, infine, la necessità di proseguire nel percorso di eradicazione della legge individuato dall’Unità di progetto della Regione, con l'obiettivo di bandire definitivamente l'allevamento brado di suini ma anche di porre le basi per il rilancio del settore: sull'esempio della Spagna, occorre puntare sui distretti produttivi e giungere in tempi rapidi  a un marchio di qualità per alcuni prodotti.

Le audizioni proseguiranno domani mattina con l’assessore dell’Agricoltura , i direttori delle agenzie agricole Agris, Laore e Argea e con

PROPOSTA DI LEGGE N. 495 - Disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda