• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
PROVINCIA DI TRENTO

Rilevato grazie alla fototrappola: è un gatto selvatico europeo

Rilevato grazie alla fototrappola: è un gatto selvatico europeo
L'immagine, scattata da una fototrappola posizionata per monitorare i movimenti dell’orso bruno, è la prima "prova" della sua presenza in Trentino.

Per la Provincia è "un evento storico". E’ infatti il primo dato di presenza di questa specie in Trentino, dove "non sono noti neppure dati storici di presenza del felide", spiega un comunicato della Provincia Autonoma di Trento.

Un maschio giovane identificato dal mantello- L'esemplare  è stato fotografato il 5 gennaio scorso sulle pendici orientali del monte Bondone, a circa 650 m di quota.Secondo gli esperti che operano sulla specie in Friuli V.G., Slovenia, Toscana e Germania e che hanno potuto visionato le foto, si tratta di un maschio giovane.
Il solo esame del disegno e del colore del mantello consente di riconoscerlo con precisione. Questo soprattutto grazie alle conoscenze derivanti dallo studio genetico e morfologico di più di un centinaio di gatti selvatici del Triveneto (da parte del Museo Friulano di Storia Naturale e di Ispra) che ha evidenziato come vi sia una notevole congruenza fra criteri di identificazione morfologici e quelli genetici. In particolare i principali elementi distintivi sono la coda clavata con anelli neri distintamente staccati uno dall’altro, la striscia nera vertebrale che si arresta prima dell’origine della coda, le orecchie color ocra senza apice nerastro, quattro strisce nere nella regione occipito-cervicale (due per lato), quattro strisce toraciche verticali nere ed il colore fieno che costituisce lo sfondo del mantello.


La diffusione in Italia-  In Italia si stima che ci siano almeno 1300 gatti selvatici europei, distribuiti sugli Appennini, in Sicilia, nell’Italia nord-orientale e nord-occidentale. In quest’ultima zona la specie si era estinta negli anni ’50, ma mostra recenti segni di ripresa (2017).
Nel Triveneto la specie vive una fase di forte espansione, iniziata negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. In queste zone il gatto selvatico è ormai comune; dal Friuli Venezia Giulia, dove sta addirittura raggiungendo le pianure, nei primi anni ’80 del secolo scorso ha iniziato a penetrare anche nel Veneto nord-orientale (1983: monte Millifret, provincia di Treviso). Negli ultimi trent’anni la specie è divenuta sempre più comune sulle Prealpi trevigiane (dintorni di Vittorio Veneto, Cansiglio e monti circostanti) e bellunesi, dove ha recentemente raggiunto il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Val Maè e Val Costa dei Nass, 2013-2014), il Col Visentin (2015-2018) e la Val Cordevole (23 gennaio 2018).

Il gatto selvatico europeo (Felis silvestris) è una specie protetta dalla normativa europea (all. IV della Direttiva Habitat 43/92 CEE) e nazionale (art. 2 della Legge n. 157/92).

Foto: Ufficio Stampa Provincia di Trento